DURANTE LE GUERRE NAPOLEONICHE, CONFISCARE AL NEMICO, OPERE D’ARTE COME TRIBUTO DI GUERRA ERA DIVENUTO USUALE. COME LA STORIA CI INSEGNA, LA PENISOLA ITALIANA, EREDE DI UN GLORIOSO PASSATO, NE SFORNO’ UNA QUANTITA’ ENORME . IN OGNI GRANDE CITTA’ SONO PRESENTI MONUMENTI ED OPERE D’ARTE UNICHE AL MONDO.
LA REPUBBLICA DI VENEZIA, RENDENDOSI CONTO DELLA SUPERIORITA’ DELL’ESERCITO FRANCESE SI ERA DICHIARATA NEUTRALE, MA GLI EPISODI VERONA RUPPERO QUESTO STATO DI INSTABILITA’ POLITICA CREANDO UN PRETESTO PER UNA GUERRA GIA’ ANNUNCIATA.
VERONA, AVEVA FORNITO UNA BREVE OSPITALITA’ A SAVERIO DI BORBONE, CONTE DI PROVENZA FRATELLO ED EREDE DI RE LUIGI XVI E PREDENDENTE AL TRONO COL NOME DI LUIGI XVIII, PRETESTO, CHE SERVI’ A NAPOLEONE PER INVADERE LA CITTA’ IL 1 GIUGNO 1796. I FRANCESI OCCUPARONO I PRESIDI MILITARI, LE CHIESE DI SANT’ EUFEMIA A SAN BERNARDINO TRASFORMANDOLE IN OSPEDALI MILITARI, L’ESERCITO SI DIMOSTRO’ PREPOTENTE ED ARROGANTE NEI CONFRONTI DELLA POPOLAZIONE MINACCIANDOLA E SOTTRAENDO VETTOVAGLIE E OGGETTI LORO PROPRIETA’.
IL 17 APRILE 1797, UN LUNEDI’ DI PASQUA, INIZIO’ LA RIVOLTA. SEGUIRONO 3 GIORNI DI SCONTRI FINO ALL’ARRIVO, IL 20 APRILE, DELL’ESERCITO FRANCESE CON 15000 UOMINI. INIZIARONO LE TRATTATIVE CHE SI CONCLUSERO IL 27 APRILE CON LA RESA DI VERONA. I CAPI DELLA RIVOLTA VENNERO FUCILATI A PORTA NUOVA, TRA ESSI: NOBILI, RAPPRESENTANTI DEL CLERO E COMUNI CITTADINI. NAPOLEONE ORDINO’ L’ABBATTIMENTO DEI SIMBOLI VENEZIANI , E LO SCALPELLAMENTO DELLE ISCRIZIONI. L’ORDINE VENNE ESEGUITO DAI SOLDATI CON L’AIUTO DEI GIACOBINI VERONESI. I TESORI DELLE CHIESE E LE OPERE D’ARTE FURONO SPEDITE A PARIGI, TRA DI ESSE IL PALIO CITATO DA DANTE E LA PALA DI SAN ZENO OPERA DEL MANTEGNA.
IN REALTA’ NAPOLEONE AVEVA TROVATO UN PRETESTO PER DICHIARARE GUERRA ALLA REPUBBLICA DI VENEZIA. QUALCHE TEMPO DOPO, UNA NAVE FRANCESE ENTRATA IN LAGUNA, VENNE COLPITA DA UNA PALLA DI UN CANONE ED AFFONDO’. LA DICHIARAZIONE DI GUERRA AVVENNE IL 1 MAGGIO 1797, CON LA PUBBLICAZIONE DEL MANIFESTO DI PALMANOVA.
IL 15 MAGGIO I FRANCESI ENTRANO NELLA CITTA’ DI VENEZIA CON L’ORDINE DI DISTRUGGERE I SIMBOLI DELLA SERENISSIMA, E DI CONFISCARE OPERE D’ARTE E MONUMENTI TRA CUI LE SCULTURE DI BRONZO DEL LEONE ALATO E I 4 CAVALLI DELLA BASILICA DI SAN MARCO. LE OPERE D’ARTE CONFISCATE ERANO CONDIDERATE TRIBUTI DI GUERRA, LE LORO LISTE VENIVANO INSERITE NEI TRATTATI POST BELLICI E ANDAVANO AD AMPLIARE LE OPERE DEL MUSEO DEL LOUVRE A PARIGI.
SOLO NEL SECOLO SUCCESSIVO, GRAZIE AD UN’AZIONE DIPLOMATICA DEL CANOVA, VENNERO RESTITUITI IL LEONE E I 4 CAVALLI DI BRONZO, MA ALTRE OPERE QUALI I 500 INCUNABILI (LIBRI DI PRIMA STAMPA NEL PERIODO DELL’INVENZIONE DI GUTEMBERG) E QUADRI ATTRIBUITI AL BELLINI, TINTORETTO, TIEPOLO, ECC… NON FURONO MAI RESTITUITE.
COPIA CAVALLI DI BRONZO IN PIAZZA SAN MARCO – VENEZIA
MERCURIO 