INCURSIONI TURCHE

CASTELLO DI AVIANO (PN) UNA DELLE CITTA’ DISTRUTTE DAI TURCHI NELL’ ANNO 1499.

NON TUTTI SANNO, CHE NELL’ ENTROTERRA VENEZIANO (IL FRIULI VENEZIA GIULIA APPARTENEVA ALLA REPUBBLICA DI VENEZIA), NEL PERIODO COMPRESO TRA GLI ANNI 1400 E 1500, ALCUNI AVVENIMENTI SEGNARONO QUESTI TERRITORI IN MODO INDELEBILE. I LIBRI DI STORIA NON RIPORTANO QUESTE VICESSITUDINI, NON E’ STATO RITENUTO OPPORTUNO INSERIRLE NELLE MATERIE DIDATTICHE, SI TRATTO’ DI UN FENOMENO LOCALE. MA FU DAVVERO COSI?

NEL PERIODO CHE VA DAL 1415 AL 1503, IL TERRITORIO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, DIVENNE TEATRO DI CONTINUE SCORRIBANDE CON RAPIMENTI, UCCISIONI, E CRUDELTA’ TALI DA FAR DIMENTICARE IL RICORDO DI ATTILA. DOPO AVER OLTREPASSATO IL FIUME ISONZO, BANDE DI TURCHI SACCHEGGIAVANO E BRUCIAVANO INTERI VILLAGGI, STUPRAVANO E RAPIVANO LE FANCIULLE PER ARRICCHIRE L’ HAREM DEL SULTANO, I BAMBINI PER ESSERE DESTINATI ALLA VITA MILITARE, GLI UOMINI E RAGAZZI AL MERCATO DEGLI SCHIAVI O DESTINATI A SCAMBI O RISCATTI SE APPARTENENTI ALLA CLASSE NOBILIARE.

IN FRIULANO VENIVANO CHIAMATI “TURCS”, SI TRATTAVA DEGLI ACHINGI, NON ERANO SOLDATI APPARTENENTI ALL’ESERCITO OTTOMANO, MA SI TRATTAVA DI UN ESERCITO IRREGOLARE COMPOSTO DA BOSNIACI E ALTRI BALCANICI DI FEDE MUSSULMANA. PARTIVANO DALLA BOSNIA CON UN ENORME ESERCITO, POTEVANO CONTARE SU INFORMAZIONI FORNITE DA SPIE INFILTRATE NELLA POPOLAZIONE O DA TRADITORI BEN COMPENSATI . IL POPOLO FRIULANO E VENETO ERA RAPPRESENTATO DA CONTADINI, ARTIGIANI, FABBRI, COMMERCIANTI, MUGNAI, ALLEVATORI; PERSONE CHE DEDICAVANO TUTTA LA GIORNATA AL LAVORO, SENZA ALCUNA ESPERIENZA DI GUERRA E, IN PROSSIMITA’ DEI VILLAGGI, ERA ASSENTE QUALSIASI DIFESA MILITARE.

IL PERIODO PROPIZIO PER COMPIERE LE RAZZIE ERA LA FINE DELL’ESTATE E L’INIZIO DELL’AUTUNNO, PERIODO IN CUI VENIVANO IMMAGAZZINATI I RACCOLTI. MA IL PERIODO AUTUNNALE, ALCUNI ANNI, FU CONDIZIONATO DA ABBONDANTI PIOGGE, TALI DA CAUSARE MOLTISSIME PIENE DEI FIUMI. QUESTA SITUAZIONE CI RIPORTA AD ALCUNI AVVENIMENTI (ES. STRAGE DI RIVIS ), IN CUI I TURCHI, DURANTE IL RIPIEGAMENTO, IN DIVERSE CIRCOSTANZE, SGOZZARONO MIGLIAIA DI PRIGIONIERI PER NON INCORRERE AD ACCALCAMENTI CHE POTEVANO RALLENTARE LA RITIRATA. IL FIUME TAGLIAMENTO ERA CHIAMATO ” AK SU” CHE SIGNIFICA L’ACQUA BIANCA, RAPPRESENTAVA PER I TURCHI IL CONFINE TRA IL MONDO MUSSULMANO E QUELLO DEGLI INFEDELI.

TESTA DI TURCO CON TURBANTE – CHIESA SS. TRINITA’ COLTURA DI POLCENIGO (PN)

INCURSIONI IN FRIULI VENEZIA GIULIA 1463

LA SITUAZIONE POLITICO MILITARE COSTRINGEVA LA SERENISSIMA A MANTENERE LE FORZE MILITARI VERSO LEVANTE E LE COSTE ADRIATICHE. VENEZIA, NON GODEVA DI UNA TRADIZIONE GUERRIERA PERTANTO L’ORGANIZZAZIONE DIFENSIVA PRESENTAVA ALCUNE FALDE. A SBILANCIARE NOTEVOLMENTE UN INCERTO EQUILIBRIO, FU LA STIPULA DEL TRATTATO DI PACE TRA L’IMPERATORE D’AUSTRIA FEDERICO III D’ASBURGO E L’ IMPERO OTTOMANO. L’IMPERO ASBURGICO ALLONTANO’ IL PERICOLO DI INVASIONE, MA IN QUESTO MODO CONSENTI’ DI DIROTTARE LE MINACCE VERSO LA REPUBBLICA DI VENEZIA E, SOPRATTUTTO NELLA ZONA PIU’ ESPOSTA ALLE INCURSIONI : IL FRIULI VENEZIA GIULIA.

NEL 1463 UN L’ESERCITO TURCO FECE RAZZIA NELLA ZONA COMPRESA TRA UDINE E MONFALCONE , SACCHEGGIANDO VILLAGGI DI CONTADINI INCAPACI DI DIFENDERSI. NEL 1469, LE STESSE ZONE, FURONO OGGETTO DI UNA SECONDA ONDATA DI RAZZIE.

INCURSIONE DEL 1472

NEI GIORNI CHE INTERCORSERO TRA IL 21 E 24 SETTEMBRE 1472, 8.000 CAVALIERI IRREGOLARI TURCHI, PROVENIENTI DALLA BOSNIA OLTREPASSARONO L’ISONZO; SI SPINSERO FINO A VILLA CUSSIGNACCO, UNA LOCALITA’ SITUATA TRA UDINE E MONFALCONE, DEVASTANDO IL TERRITORIO. RIFERIMENTI STORICI RILEVANO CIRCA 12.000 VITTIME TRA OSTAGGI E PERSONE SGOZZATE. QUESTA MACABRA PRATICA DI SCANNARE I PRIGIONIERI FU SPESSO ADOTTATA NEI PRESSI DEI FIUMI IN PIENA PER VELOCIZZARE L’ATTRAVERSAMENTO DEI GUADI.

DOPO QUESTA SERIE DI INCURSIONI LA REPUBBLICA VENEZIANA, INIZIO’ LA COSTRUZIONE E LA RIPARAZIONE DI ALCUNE FORTEZZE LUNGO IL CORSO DEL FIUME ISONZO, CON IL FINE DI PROTEGGERE LA POPOLAZIONE DALLE SCORRERIE TURCHE. VENNE FORTIFICATA LA CITTA’ DI FOGLIANO, ERETTA LA FORTEZZA DI GRADISCA, ED INFINE, COSTRUITA UNA TRINCEA CON PALI E BASTIONI CHE CONGIUNGEVA LUCINICCO CON LA CITTA’ DI GRADISCA. IL CONTE LEONARDO DA GRADISCA NON GRADI’ L’EREZIONE DI QUESTA LINEA DI DIFESA ALL’INTERNO DELLE SUE PROPRIETA’.

INCURSIONI DEL 1477

E’ IL 29 OTTOBRE 1477, IN SIGNORE DELLA BOSNIA ISKANDERBERG MICHALOGLI, ALLA GUIDA DI 10.000 UOMINI, STRINSE UN ACCORDO CON IL CONTE DI GORIZIA, CHE GLI CONSENTI’ DI ACCAMPARSI, NEI PRESSI DELLA CITTA’ FRIULANA, A PATTO CHE NON VENISSERO SACCHEGGIATI I VILLAGGI SITUATI NEI TERRITORI DI SUA PROPRIETA’. DAL CAMPO MILITARE I TURCHI POTEVANO PROGRAMMARE SISTEMATICAMENTE LE SCORRIBANDE, NEL FRIULI E NEL VENETO.

GRAZIE AI FAVORI DEL CONTE LEONARDO I TURCHI RIUSCIRONO AD IMPADRONIRSI DEL PONTE DI GORIZIA ED ASSALIRE ALLE SPALLE LE LINEE DIFENSIVE COMANDATE DAL CONTE GIROLAMO NOVELLO CHE CADDE IN BATTAGLIA ASSIEME AL FIGLIO GIOVANNI. IL TUTTO ACCADEVA PRESSO LA PIANA DI PREVAL, NEI PRESSI DI GRADISCA D’ISONZO. LA VITTORIA APRI’ LA STRADA ALL’ESERCITO IRREGOLARE TURCO CHE TROVO’ LE VIE SPIANATE IN TUTTA LA REGIONE, SEMINANDO TERRORE E MORTE FRA LA POLOPAZIONE. ALCUNE BANDE OLTREPASSARONO IL FIUME LIVENZA PASSANDO PER PRAVISDOMINI GIUNSERO FINO A TREVISO.

NEL PERIODO CHE INTERCORSE DALL’UNO AL TRE NOVEMBRE LE ZONE COMPRESE TRA I FIUMI TORRE E TAGLIAMENTO FURONO DEVASTATE SENZA PIETA’, DOPODICHE’ UNA PARTE DELL’ESERCITO TURCO RITORNO’ IN PATRIA, L’ALTRA PARTE SI NASCOSE NELLE BOSCAGLIE NEI PRESSI DI DOBERDO’. DA QUI PARTIRONO PER NUOVE SCORRIBANDE, SINO AD ARRIVARE AL PIAVE NEL TREVIGIANO. IN UNA DI QUESTE INCURSIONI DISTRUSSERO LA CHIESA DI SAN QUIRINO.

INCISIONE NELLA PARETE DELLA CHIESA DI PRAVISDOMINI CHE RICORDA L’INCURSONE DEL 1477.

INCURSIONI DEL 1478

FORTEMENTE AMAREGGIATE PER L’ACCADUTO, LA REPUBBLICA DI VENEZIA INVIO’ NUOVE TRUPPE E INGEGNERI PER FORTIFICARE I PASSI PIU’ IMPORTANTI.

NELLA PRIMAVERA E NELL’ESTATE DELL’ANNO 1478, LE TRUPPE VENEZIANE, AL COMANDO DI CARLO MONTONE, ATTACCARONO IN NUMEROSE SORTITE LE BANDE TURCHE.

NON AVENDO ALCUNA POSSIBILITA’ DI PENETRAZIONE IN QUESTI PUNTI STRATEGICI, I TURCHI DECISERO DI RISALIRE L’ISONZO FINO A CAPORETTO NEL TENTATIVO DI INVADERE LA CARINZIA FINO A PONTEBBA, DISTRUGGENDO E SEMINANDO TERRORE AL LORO PASSAGGIO, PER POI RIPIEGARE LUNGO IL CORSO DELLA CERNIOLA. PRESSO LA LOCALITA’ DI CASON DI LANZA NELLA VALLE DI PLAN DE LANZE AVVENNE UN SANGIONOSO SCONTRO TRA VOLONTARI CARNICI ALLEATI ALLA SERENISSIMA E I TURCHI CHE TENTARONO DI VALICARE IL PASSO. LA BATTAGLIA TERMINO’ CON LA VITTORIA DELLE TRUPPE VENEZIANO-CARNICHE. DOPO QUESTA INCURSIONE, LA REPUBBLICA DI VENEZIA RIUSCI’ A STABILIRE UNA TREGUA VENTENNALE CON L’IMPERO OTTOMANO.

PLAN DE LANZE – SEMBRA CHE IL TOPONIMO DI CASON DI LANZA DERIVI DALL’ EPISODIO IN CUI I TURCHI SCONFITTI AVREBBERO ABBANDONATO LE LANCE E LE SPADE IN QUESTO LUOGO PER DARSI ALLA FUGA.

INCURSIONE DEL 1499 – IL SERPENTE DI FUOCO

TORRE OTTOMANA – CASTELLO DI STRASSOLDO – GO

NEL 1499 ISKANDEMBERG PROGETTO’ UNA SECONDA ONDATA DI SCORRIBANDE. L’INCARICO ALLA DIFESA DEL TERRITORIO VENNE AFFIDATO AD ANTONIO LOREDAN. LA TATTICA CONSILIATA ERA QUELLA DI BRUCIARE I RACCOLTI STAGIONALI, SOPPRATUTTO IL FIENO ( FORAGGIO INDISPENSABILE PER IL NUTRIMENTO DEI CAVALLI), PER POI TROVARE RIFUGIO NELLE FORTEZZE FATTE COSTRUIRE APPOSITAMENTE PER PROTEZIONE DEI CITTADINI . LOREDAN ORGANIZZO’ UNA CATENA DI SEGNALI PER DARE L’ALLARME ALLA VISTA DEL NEMICO IN TUTTO IL TERRITORIO INTERNO: AQUILEIA, MONFALCONE, CIVIDALE, UDINE, VALVASONE, MANIAGO, PORCIA, SACILE E PORTOGRUARO. I SEGNALI DOVEVANO ESSERE COSTITUITI DA 3 MESSAGGI DI FUMO DURANTE IL GIORNO E 3 COLPI DI BOMBARDA DURANTE LA NOTTE. MA, L’OTTIMISMO E L’INDIFFERENZA DELLA POPOLAZIONE RESERO VANO QUESTO PIANO NON METTETNDOLO IN ATTO. I TURCHI, INDISTURBATI, RIUSCIRONO A VARCARE I CONFINI E PREDISPORSI IN 3 GRUPPI. LE CITTA’ DI PORCIA E SACILE FURONO RISPARMIATE IN QUANTO FORTIFICATE, MA LE CITTA’ DI AVIANO, SAN MARTINO DI CAMPAGNA, SAN LEONARDO, MONTEREALE VALCELLINA, POLCENIGO, BUDOIA, CORDENONS, FIUME VENETO FURONO SACCHEGGIATE E DISTRUTTE. AVIANO OLTRE AVER SUBITO GLI INCENDI DELLE CASE E DISTRUZIONE DELLE VIGNE TRA PRIGIONIERI E MORTI DOVETTE RIMPIANGERE CIRCA 2000 VITTIME, SAN MARTINO DI CAMPAGNA 340 E SAN LEONARDO 420. TRA I PAESI SACCHEGGIATI, RICORDIAMO MONTEREALE, GRIZZO E MALNISIO; A GRIZZO IN PROSSIMITA’ DELLA CHIESETTA DELLA FRADESE (DELLA CONFRATERNITA) VENNERO INCENDIATE ALCUNE CASE (LA CJASA BRUADA) E UNA LOCANDA PER VIANDANTI. VENNE RISPARMIATA LA CITTA’ DI PORDENONE APPARTENENTE ALL’IMPERO ASBURGICO CON IN QUALE L’IMPERO OTTOMANO AVEVA STRETTO IL TRATTATO DI PACE, VENNERO COMUNQUE CATTURATI NUMEROSI CITTADINI PORDENONESI. L’INVASIONE DI QUELL’ANNO VENNE DEFINITA COME IL “SERPENTE DI FUOCO” , APPELLATIVO DOVUTO ALLA STRADA PERCORSA DAI TURCHI CHE SI TRASFORMO’ IN FUOCO E FIAMME.

MALNISIO, CITTA’ NATALE DI JACOPO DA MALNISIO O JACOPO IL MAMELUCCO, FAMOSO PER ESSERE STATO CATTURATO DAI TURCHI NEL 1499 ED AVER UTILIZZATO LA SUA ESPERIENZA AL SERVIZIO DELLA SERENISSIMA.

DURANTE LA RITIRATA DEL 30 SETTEMBRE 3/4 OTTOBRE, PER EVITARE RALLENTAMENTI DURANTE L’ ATTRAVERSAMENTO DEL GUADO DI VALVASONE NEL CORSO DI UNA PIENA , FURONO TRUCIDATI MOLTISSIMI PRIGIONIERI (DA DIVERSE FONTI VARIANO DA 1000 A 2000 VITTIME) CON UN TAGLIO ALLA GOLA, AD ECCEZIONE DEI RAGAZZI SOTTO I 14 ANNI CONSIDERATI PIU’ REDDITIZI AL MERCATO DEGLI SCHIAVI. DI QUESTO MACABRO EPISODIO ALCUNI RESTIMONI RIVELARONO CHE LE ACQUE DEL TAGLIAMENTO SI TINSERO ROSSO.

IN RICORDO DELL’INVASIONE DEL 1499 LE CAMPANE DI VIGONOVO, IL 30 SETTEMBRE SUONANO ANCORA A LUTTO, E UNA LAPIDE COMMEMORATIVA E’ STATA POSTA NELLA CHIESA DI TRICESIMO (UD). ALCUNE DIALETTALI FRIULANE QUALI: – FUMA COME UN TURCO! -E’ PEGGIO DI UN TURCO! -BEVE COME UN TURCO! -BESTEMMIA COME UN TURCO! – SONO ANCORA IN USO E, FANNO RIFERIMENTO AI FATTI ACCADUTI IN QUELL’EPOCA DI TERRORE.