LA CROCIATA DI PADRE MARCO

LA VITTORIA DI VIENNA SUSCITO’ NELLA POPOLAZIONE UNA GRANDE GIOIA E LIBERAZIONE, IL BOTTINO RACCOLTO NELL’ACCAMPAMENTO DEI FUGGITIVI SERVI’ A NUTRIRE GLI ABITANTI DI VIENNA AFFAMATI E RIDOTTI ALLO STREMO. L’IMPERO OTTOMANO IMPUTO’ LA CAUSA DELLA SCONFITTA AD UN “ NEGROMANTE CON UN PEZZO DI LEGNO IN MANO” – SI TRATTAVA DELLA DESCRIZIONE DI PADRE MARCO CON IL SUO INSEPARABILE CROCIFISSO. IL FRATE CAPPUCCUNO, ERA MOLTO TEMUTO DAI MUSULMANI E, ANCHE DOPO LA BATTAGLIA DI VIENNA RIMASE UN OSTACOLO . GLI EVENTI CHE SI VERIFICARONO DOPO LA VITTORIA CRISTIANA DIMOSTRARONO CHE QUESTO TIMORE NON ERA INFONDATO. PADRE MARCO D’AVIANO CONDUSSE UNA VERA E PROPRIA CROCIATA CONTRO L’ IMPERO OTTOMANO; IL PIU’ GRANDE IMPERO DELL’EPOCA COSTITUIVA UNA VERA E PROPRIA MINACCIA PER IL MONDO CRISTIANO.

NEI MESI SUCCESSIVI MENTRE A CORTE SI CONTINUAVA A FESTEGGIARE LA VITTORIA , L’IMPERO OTTOMANO STAVA INIZIANDO A RIORGANIZZARE L’ESERCITO ED UNA POTENTE LA FLOTTA PER RILANCIARE UN CONTRATTACCO. MARCO SAPEVA CHE PER SCONFIGGERE “IL TURCO” ERA NECESSARIO COMBATTERLO SU DUE FRONTI: IN TERRAFERMA, DOVE LE TATTICHE MILITARI SI ERANO GIA’ DIMOSTRATE EFFICACI , E NEL DOMINIO DEI MARI, NELLO SPECIFICO DEL MAR MEDITERRANEO; GRAZIE ALLE SUE CAPACITA’ IL FRATE CAPPUCCINO COVINSE LA REPUBBLICA SERENISSIMA DI VENEZIA AD ALLEARSI CON L’AUSTRIA E LA POLONIA. MA, ANCHE L’IMPERO TURCO STABILI’ UN ACCORDO CON IL SOVRANO DI FRANCIA LUIGI XIV. IL RE CRISTIANO APPOGGIO’ NUOVAMENTE LA CASUA MUSULMANA. LE PRIME AVVISAGLIE AFFIORARONO CON L’OCCUPAZIONE DEL LUSSEMBURO E CON IL BOMBARDAMENTO DI GENOVA.
CON MOLTE DIFFICOLTA’ , L’IMPERATORE D’AUSTRIA LEOPOLDO I , CERCO’ DI RIORGANIZZARE L’ ESERCITO ASBURGICO. LA PRESENZA A CORTE DI CONSILIERI ESPERTI NEL PIANIFICARE FESTE E RINFRESCHI E DI CONDOTTIERI INADATTI A COMANDARE LE TRUPPE RAPPRESENTAVANO LA DEBOLEZZA DELL’IMPERO. QUESTO PERIODO NON ERA FAVOREVOLE NEMMENO ALL’ ESERCITO , I SOLDATI RICEVEVANO PAGHE MOLTO BASSE , NON GODEVANO DI ALCUNA CONSIDERAZIONE E NON POTEVANO AVERE ALCUN STIMOLO PER COMBATTERE. QUESTO CLIMA DOVEVA ESSERE SPEZZATO E, FORTUNATAMENTE, IL CAPO SUPREMO DELLE FORZE ARMATE ERA IL CONTE DI LORENA , PROFONDO AMICO DEL FRATE DI AVIANO. QUANDO IL CONTE INCONTRO’ PADRE MARCO LE COSE COMINCIARONO A CAMBIARE. IL CONTATTO DIRETTO TRA PADRE MARCO E I SOLDATI AUSTRIACI RIUSCI’ A TRASMETTERE L’IMPORTANZA DELLA DIFESA DEL MONDO CRISTIANO, FACENDO NASCERE NUOVO FERVORE E NUOVI STIMOLI. MA QUESTO NON BASTAVA LE TRUPPE DOVEVANO ESSERE PREPARATE, FISICAMENTE E MENTALMENTE ALLA GUERRA, CON ADDESTRAMENTO ADEGUATO E CON LUNGHE MARCE. QUANDO L’ESERCITO AUSTRIACO INIZIO’ AD AFFRONARE LE NUOVE BATTAGLIE, ERA TRAFORMATO, ORA UN ESERCITO BEN ADDESTRATO E CONSAPEVOLE CHE LA CRISTIANITA’ DELL’OCCIDENTE ERA IN PERICOLO. LE PRIME BATTAGLIE TERMINARONO CON LA CONQUISTA DI VISEGRAD (BOSNIA) , WAITZEN E NEUHAUSEL (UNGHERA) PER POI PUNTARE ALLA CONQUISTA DI BUDA (BUDAPEST).
LA FORTEZZA DI BUDA SI ELEVAVA SOPRA UN AMPIO COSTONE ROCCIOSO, ERA CIRCONDATA DA UNA TRIPLICE CINTA DI BALUARDI ED UNA POTENTE ARTIGLIERIA ERA POSTA ALLA DIFESA DELLE MURA, INCUTEVA TIMORE A QUALSIASI NEMICO. LE TRUPPE AUSTRIACHE, DOPO AVER CREATO UNA BRECCIA , ENTRARONO E CONQUISTARONO LA CITTA’ IL 2 DI SETTEMBRE. DOPO LA VITTORIA PADRE MARCO SI OCCUPO’ DELLA CHIESA ORIGINALE CHE I TURCHI AVEVANO TRASFORMATO IN MOSCHEA. IL PADRE CAPUCCINO COLLOCO’ , AL SUO INTERNO, IL QUADRO DELLA MADONNA. ALLA SERA, ASSIEME ALLE TRUPPE, RECITO’ IL TE DEUM. IN UNGHERIA, DOPO CIRCA 150 ANNI DI OPPRESSIONE TURCA, ERA RINATO UN NUOVO SPLENDORE; LA CITTA’ DI BUDA, IN BREVE TEMPO, SI SVIUPPO ‘ COMMERCIALMENTE E DIVENNE UN IMPORTANTE CENTRO TALE DA DEFINIRSI: “UNA SECONDA PICCOLA VIENNA”. IN QUESTO PERIODO L’IMPERATORE LEOPOLDO FECE CONSACRARE LA NAZIONE ALLA MADONNA REGINA DEL CIELO E DELLA TERRA GRANDE SOVRANA D’UNGHERIA. NE SEGUI’ LA RIABILITAZIONE DELLE CHIESE E DEI CONVENTI DELLA NAZIONE.
NEL 1687 VENNE CONQUISTATA MOHACZ CITTA’ POSIZIONATA TRA UNGHERIA E SERBIA, MA L’OBIETTIVO PRINCIPALE DI QUESTA SERIE DI CONQUISTE ERA LA CITTA’ DI BELGRADO IN TERRITORIO SERBO.
LA VISTA DI QUESTA FORTEZZA INCUTEVA TIMORE A QUALSIASI ESERCITO, LE PROBABILITA’ DI CONQUISTARE LA CITTA’ DA PARTE DELLE TRUPPE IMPERIALI ERA VALUTATO UNA SU CENTO. MA L’ESERCITO ASBURGICO DISPONEVA DI UNA GUIDA SPIRITUALE UNICA LA MONDO E L’ENTUSIASMO E LA FEDE CHE ELLA RIUSCI’ A TRASMETTERE ALLE TRUPPE FU ESSENZIALE PER LA VITTORIA. BELGRADO CADDE SOTTO I COLPI DELL’ESERCITO ASBURGICO, I MUSSULMANI DOVETTERO DARSI ALLA FUGA PERMETTENDO IL RECUPERO DI UN INGENTE BOTTINO ALLE TRUPPE CRISTIANE.
A QUESTO PUNTO PADRE MARCO AVREBBE VOLUTTO AFFONDARE IL COLPO ALL’IMPERO OTTOMANO CONSIGLIO’ ALL’IMPERATORE L’INVIO DI UN ESERCITO LUNGO IL DANUBIO PER CONQUISTARE LA CITTA’ DI NICOPOLI. QUESTA VOLTA PERO’ NON EBBE L’APPOGGIO SPERATO. I CONSILIERI ED I GENERALI CHE CIRCONDAVANO L’IMPERATORE NON FURONO CONCORDI, MA SOPRATTUTTO IL MANCATO APPOGGIO DEL CARO AMICO CONTE DI LORENA CHE SI ERA GRAVEMENTE AMMALATO, NON GLI PERMISE DI TERMINARE LA SUA CROCIATA CONTRO IL MONDO MUSSULMANO.
NEL 1697 IL FRATE CAPUCCINO TORNO’ DALL’IMPERATORE A VIENNA DOPO AVER PRELEVATO A KALO’ IN UNGHERIA UN DIPINTO DELLA VERGINE MARIA. DA QUEL QUADRO UN MIRACOLO SI ERA MANIFESTATO PER BEN 14 VOLTE, DAGLI OCCHI DELLA MADONNA ERANO SCESE DELLE LACRIME. DOPO ESSERE GIUNTO A CORTE IL DIPINTO VENNE FATTO GIRARE TRA LE CHIESE ED I CONVENTI DELLA CAPITALE, PER OGNI LUOGO DI CULTO VENNE CUSTODITO PER 3 GIORNI , IN MODO CHE TUTTI I FEDELI POTESSERO ESSERE PARTECIPI CON PERGHIERE E CANTI. IL GIORNO 11 SETTEMBRE 1697 (si ripete la data dell’11 settembre), A VIENNA GIUNSE LA NOTIZIA DELLA SCONFITTA DELLE TRUPPE OTTOMANE A ZENTA, SUL FIUME TIBISCO CON LA MORTE DEL GRAN VISIR E 17 GENERALI MUSSULMANI.

LA PRESENZA DI PADRE MARCO SI ERA RIVELATA FONDAMENTALE PER LA VITTORIA IN OGNI BATTAGLIA, EGLI SEPPE RIUNIRE ALCUNE POTENZE D’EUROPA SOTTO IL SEGNO DI UN’UNICA BANDIERA, “IL CRISTIANESIMO”. SIN DA FANCIULLO IL SUO DESIDERIO ERA QUELLO DI COMBATTERE I TURCHI PARTECIPANDO ALLE CROCIATE , E, COL PASSARE DEGLI ANNI, QUANDO ORMAI DESIDERAVA DI RITIRARSI CONTEMPLAZIONE E IN PREGHIERA, IL DESTINO VOLLE METTERLO IL GIOCO. SI DIMOSTRO’ UN POTENTE PROFETA ED UN ABILE STRATEGA, LA SUA PESENZA IN OGNI BATTAGLIA DIEDE FORZA FIDUCIA ALLE TRUPPE CRISTIANE. TUTTI I REGNI SOVRANI AVREBBERO DESIDERATO AVERLO A CORTE COME CONSIGLIERE. IL POVERO FRATE AVREBBE DESIDERATO RITIRARSI IN UNA VITA DI PREGHIERA, MA CAPI’ IL DISEGNO CHE DIO GLI AVEVE RISERVATO NON ERA QUELLO DA LUI SPERATO. VENNE CHIAMATO A CORTE DALL’IMPERATOTRE LEOPOLDO I DIVERSE VOLTE, DIVENNE UN CARO AMICO DEL SOVRANO, I SUOI CONSIGLI NON ERANO MAI SBAGLIATI, FRA I DUE NACQUE UNA RECIPROCA STIMA. DURANTE LE SUE PREDICHE SI COMPIVANO DIVERSI MIRACOLI E GUARIGIONI, IL POPOLO LO CIRCONDAVA CERCANDO DI STRAPPARE UN PEZZO DI TONACA DA TENERSI COME RELIQUIA, TALVOLTA PROVOCANDOGLI DELLE FERITE.
ANCHE NELLA CROCIATA CONTRO IL TURCO VENNE INVOCATO DAL POPOLO. GRAZIE A LUI L’EUROPA RIMASE CRISTIANA. DIO GLI PERMISE DI COMPIERE UN’IMPRESA UNICA. SE PADRE MARCO NON FOSSE INTERVENUTO , POSSIAMO SOLO IMMAGINARE COSA AVREBBE POTUTO SUCCEDERE DOPO LA CADUTA DI VIENNA, UN SEGNO INDELEBILE CHE SI SAREBBE PROTRATTO FINO AI NOSTRI GIORNI. LA SUA IMMAGINE SOPRA IL MONTE KAHLEMBERG , CON L’INSEPARABILE CROCIFISSO RIVOLTO VERSO LE TRUPPE CRISTIANE RIMANE TUTT’ ORA IL SIMBOLO DELLA SALVEZZA DELL’OCCIDENTE CATTOLICO.





