LA CROCE DI AQUILEIA (IL GRAAL SI FERMO’ AD AQUILEIA) E’ UNO DEI PIU’ IMPORTANTI SIMBOLI CRISTIANI. QUESTO SIMBOLO RISALE AI PRIMI SECOLI DOPO CRISTO, EPOCA IN CUI LA RELIGIONE CRISTIANA STAVA PER ESSERE CONFERMATA COME RELIGIONE UFFICIALE DELL’ IMPERO ROMANO . IN QUESTO PERIODO ERA VIETATO RAFFIGURARE SULLA CROCE IL CRISTO SOFFERENTE. EUSEBIO DI CESAREA, CONSIGLIERE DEL FUTURO IMPERATORE COSTANTINO (274-337 d.C.) NELLA SUA OPERA “LA STORIA ECCLESIASTICA” RACCONTA L’ EPISODIO DELL’ APPARIZIONE DELLA CROCE AL CONDOTTIERO SOPRA PONTE MILVIO, RAFFIGURANTE LA DESCRIZIONE “ IN HOC SIGNO VINCES” (SOTTO QUESTO SEGNO VINCERAI). DURANTE LA NOTTE COSTANTINO RICEVETTE IN SOGNO GESU’ CRISTO CHE LO INVITAVA AD ADOTTARE COME VESSILLO IL SIGILLO CON IL SIMBOLO APPARSO NEL CIELO. IL CONDOTTIERO SEGUI’ LE INDICAZIONI E SCONFISSE LE TRUPPE NEMICHE; IL SUO AVVERSARIO IL GENERALE MASSENZIO ANNEGO’ NEL TEVERE DOPO IL CROLLO DEL PONTE CHE LUI STESSO AVEVA FATTO COSTRUIRE. QUESTO FATTO VENNE DESCRITTO DAL VESCOVO EUGENIO DI CESAREA COME UN MIRACOLO PARAGONABILE AL RACONTO DAL LIBRO DELL’ESODO CHE DESIGNO’ LA SCONFITTA DEL FARAONE CHE AVEVA OSATO ATTRAVERSARE IL MAR ROSSO.
L’ IMPERATORE ROMANO USO’ LE LETTERE X E P SOVRAPPOSTI PER FORMARE IL NUOVO SIMBOLO PER DESCRIVERE LA PAROLA GRECA XPIETOS CHE SIGNIFICA CRISTO.
ALLA CROCE CHIAMATA IN LINGUA LATINA “CHI RHO”, SOTTO I SUOI BRACCI SONO STATE APPESE LE LETTERE A E W , RAPPRESENTANTI L’ ALFA E L’ OMEGA DESCRITTI NEL LIBRO DELL’ APOCALISSE. DOPO MOLTI SECOLI LA FUNZIONE DELLA CROCE DIVENNE QUELLA DI RAPPRESENTARE LE DIOCESI APPARTENENTI AL PATRIARCATO DI AQUILEIA.
MERCURIO 
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