NEL PERIODO IN CUI GOVERNAVA LA REPUBBLICA SERENISSIMA, ESISTEVA UN ALTOPIANO DENOMINATO CANSSEIA. COL PASSARE DEI SECOLI IL NOME DI QUESTO LUOGO SI E’ TRASFORMATO IN PIAN DEL CANSIGLIO. LA VALLATA E’ RICCA DI ZONE BOSCOSE E, IN ALCUNI PUNTI, E’ POSSIBILE SCRUTARE TUTTA LA PIANURA CIRCOSTANTE.
OGGI E’ UN LUOGO CONFORTEVOLE DI VILLEGGIATURA DELLA PROVINCIA DI BELLUNO, MA QUALCHE SECOLO FA, LA FORESTA ERA MOLTO TEMUTA, TANTO DA ESSERE CIRCONDATA DA CROCI FEREE BENEDETTE CHE AVEVANO LO SCOPO DI TENERE LONTANO GLI ESSERI INVISIBILI CHE ABITAVANO NELLE “SPRINGOLE” OVVERO NELLE CAVITA’ CARSICHE. QUESTE GROTTE ERANO ABITATE DA FOLLETTI (COME IL MAZZARIOL) O DALLE ANDUANE, CHE A VOLTE APPARIVANO COME GIOVANI FANCIULLE ALTRE VOLTE COME TERRIBILI STREGHE; AVEVANO AL POSTO DEI CAPELLI DEI CHIODI ARRUGINITI E AL POSTO DEI DENTI DELLE ZANNE AFFILATE. IL “BUS DE LA LUM” ERA UNA FAMOSISSIMA SPRINGOLA ABITATA DA QUESTE CREATURE CHE USCIVANO DALLA VORAGINE, PER RACCOGLIERE NEL BOSCO LEGNA, BACCHE E FUNGHI , SPINGENDOSI FINO AL LAGO DI SANTA CROCE. DURANTE LA NOTTE, QUANDO SI RIUNIVANO NELLA CAVITA’, AMAVANO FORMARE DELLE FIAMMELLE CHE VISTE DA LONTANO SEMBRAVANO LINGUE DI FUOCO, PER QUESTO I PASTORI DELLA ZONA BATTEZZARONO LA SPRINGOLA CON IL NOME DI “BUS DE LA LUM”.
NELLA RALTA’, IL NOME “BUS DE LA LUM” SIGNIFICA “POZZO DEI BELLUNESI”, E’ COSTITUITO DA UN’ UNICA CAVITA’ CHE SI APRE A STRAPIOMBO, PROFONDA CIRCA 180 METRI, SENZA PARTICOLARI DEVIAZIONI. ALLA PROFONDITA’ DI 60 METRI SI APRE UNA CAVERNA LATERALE OSTRUITA DA DETRITI. SCENDENDO AD 80 METRI IL BURRONE SI COLLEGA AD ALTRE CAVITA’ COMUNICANTI. I GEOLOGI PRESUMONO CHE SIANO COLLEGATE AL GORGAZZO DOVE NASCONO LE SORGENTI DEL FIUME LIVENZA.
MERCURIO 