SUL CHI FOSSE SANTA SABIDA RIMANE UN MISTERO; IL NOME DI QUESTA SANTA NON SI RISCONTRA IN ALCUN ELENCO NE’ DI SANTI NE’ DI MARTIRI , TANTOMENO IN QUELLI ORIGINARI DEL LUOGO. STA’ DI FATTO, PERO’, CHE NEL FRIULI VENEZIA GIULIA, IN SLOVENIA ED IN ISTRIA, UNA VENTINA DI CHIESETTE SONO DEVOTE A QUESTA DIVINITA’. I CAPITELLI SORGONO A SANTA MARGHERITA DI GRUARO, SPILIMBERGO, POZZO DI SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA, SAN VITO AL TAGLIAMENTO, GLERIS DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO, SAN GIORGIO AL TAGLIAMENTO, GORGO DI LATISANA, FRAFOREANO DI RONCHIS, GORICIZZA, SAN ANDRAT DEL CORMOR, PORPETTO, RISANO, ONTAGNANO, COLLOREDO DI MONTALBANO, CHIONS, AZZANO DECIMO, MENGORA DI VOLZANA, SESTO AL REGHENA E LE ALTRE IN SLOVENIA E ISTRIA.
L’ ATTRIBUZIONE DEL NOME DI “SANTA SABIDA” E’ STATO ATTRIBUITO DALLA CHIESA, PROBABILMENTE, TRA I SECOLI XVII E XIX ED E’ LEGATO AD ANTICHE USANZE FRIULANE IN CUI IL SABATO VENIVA CELEBRATO COME FESTIVITA’. QUESTA USANZA PERO’ PRESENTA RADICI ANCORA PIU’ ANTICHE CHE POSSIAMO RISCONTRARE AGLI ALBORI DEL CRISTIANESIMO.
L‘ EVANGELISTA MARCO (LA PROFEZIA DI SAN MARCO), AVEVA FONDATO AD ALESSANDRIA D’ EGITTO UNA NUOVA COMUNITA’ RELIGIOSA GIUDEO-CRISTIANA, SVINCOLATA DA QUELLA DI SAN PAOLO AD ANTIOCHIA. QUANTO INIZIO’ A PREDICARE PRIMA A ROMA E POI AD AQUILEIA, IN QUEST’ ULTIMA FONDO’ UNA NUOVA COMUNUITA’ CON CARATTERISTICHE SIMILI A QUELLA FONDATA AD ALESSANDRIA. LA STESURA DEL VANGELO DI MARCO (PROBAILMENTE SCRITTO A CONCORDIA SAGITTARIA – VE ) RISALE INTORNO ALL’ ANNO 65 d.C. , SI TRATTA DEL PIU’ ANTICO DEI VANGELI CANONICI ED E’ L’ UNICO SCRITTO DA UN EVANGELISTA ENTRATO IN CONTATTO CON TESTIMONI OCCULARI DELLA VITA’ E DEI MIRACOLI COMPIUTI DA GESU’ CRISTO. NELLA BIBBIA DIO, DOPO AVER CREATO LA TERRA, LE ACQUE, LE PIANTE, GLI ANIMALI E L’UOMO, SI RIPOSO’ IL 7 GIORNO RAPPRESENTATO DAL GIORNO DEL SABATO. IL CULTO DI SANTA SABIDA, QUINDI RISPECCHIEREBBE LA FESTIVITA’ DEL “SAABBAT” EBRAICO, NON RICONOSCIUTO DALLA CHIESA CRISTIANA. NEL VANGELO DI GIONA, GESU’ SCENDE ALGLI INFERI PER SALVARE I BUONI E I GIUSTI DI ISRAELE, PROPRIO IL GIORNO DEL SABATO SANTO; UN’ IMMAGINE DEL VANGELO DI GIONA E’ RAPPRESENTATA NEL MOSAICO DEL PAVIMENTO DELLA BASILICA DI AQUILEIA, UN LEGAME LA CULTURA GIUDAICA.
NEL CONCILIO DI AQUILEIA DEL 796-797 IL PATRIARCA PAOLINO NEL CANONE XIII, STABILI’ CHE LA CELEBRAZIONE DOMENICALE, DOVEVA INIZIARE IL SABATO SERA , UNA MODALITA’ PER CONDIVIDERE CON IL POPOLO L’ ANTICA USANZA MARCIANA.
L’ OPPOSIZIONE DA PARTE DELLA CHIESA CRISTIANA, SI RISCONTRA, NELLA DECISIONE DA PARTE DEL PATRIARCA DOMENICO GRIMANI (INIZI DELL’ANNO 1500), NELL’ OBBLIGO DI FAR SPOSTARE IL TERMINE DELLE ORE LAVORATIVE ( ORARIO FISSATO FINO A QUEL MOMENTO ALLE 12.00 DEL SABATO) AL CALAR DEL SOLE. UN SECOLO DOPO AGOSTINO BRUNO, LUOGOTENENTE DEL PATRIARCA FRANCESCO BARBARO, STABILI’ LA “ SOSPENSIONE A DIVINIS” PER I PARROCI CHE AVESSERO FAVORITO IL COSTUME EBRAICO.
LA RIGIDITA’ DELLA CHIESA CATTOLICA NEL CORSO DEI SECOLI NON E’ RIUSCITA A CANCELLARE QUESTO DOGMA. GRAZIE ALLA FERMEZZA RELIGIOSA DEL POPOLO FRIULANO, IL CULTO PALEOCRISTIANO DI SANTA SABIDA E VIVO AI NOSTRI GIORNI. NEI CAPITELLI E’ STATA INTRODOTTA L’IMMAGINE DELLA SANTA VERGINE MARIA, L’ ASPETTO TRADIZIONALE NON E’ MAI SCOMPARSO.
MERCURIO 
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