ANNO 304 d.C., DA CIRCA UN ANNO L’IMPERATORE DIOCLEZIANO AVEVA INIZIATO UN’ AZIONE REPRESSIVA NEI CONFRONTI DELLE COMUNITA’ CRISTIANE, UN PERIODO DI TRANQUILLITA’ SI TRASFORMO’ ALL’ IMPROVVISO IN UN NUOVO CLIMA DI TERRORE. L’ IMPERATORE DIEDE INIZIO AD UNA NUOVA PERSECUZIONE SENZA PRECEDENTI. L’ OBIETTIVO ERA QUELLO DI DEBELLARE LA NUOVA FEDE E, PER FARE QUESTO, AVEVA NOMINATO DEI PREFETTI IN DIVERSE LOCALITA’ DELL’IMPERO. I PREFETTI AVEVANO L’AUTORITA’ DI COMANDARE UN CORPO DI POLIZIA MILITARE CON L’ OBIETTIVO DI INDIVIDUARE NASCITE DI FOCOLAI DI FEDE CRISTIANA, ESEGUIRE ARRESTI, TORTURARE E GIUSTIZIARE I PRATICANTI. UN GIORNO IMPRECISATO DEL MESE DI FEBBRAIO 304 d.C. , IL PREFETTO DI JULIA CONCORDIA “EUFEMIO” ORDINAVA L’ARRESTO DI 72 CRISTIANI. QUALCHE MESE PRIMA, PROVENIENTI DA DA VICENZA, SI SERANO TRASFERITI A CONCORDIA DUE SACERDOTI SEGUACI DI CRISTO: “DONATO” E “SOLONE”; ESSI AVEVANO INIZIATO A PREDICARE NELLA CITTA’ ED ERANO RIUSCITI A CONVERTIRE E BATTEZZARE MOLTI ABITANTI CONCORDIESI. LE INDAGINI CONDOTTE DA EUFEMIO, PORTARONO AL LORO IMMEDIATO ARRESTO. I PERSECUTORI, TENTARONO DI PATTEGGIARE LA LIBERTA’ DEI CRISTIANI CON LA RINUNCIA AL LORO CREDO. LA RINUNCIA AL PATTEGIAMENTO DETERMINO’ CONSEGUENZE TERRIBILI. I PRIGIONIERI VENNERO FATTI FRUSTARE PER ACLUNI GIORNI, MA NON CEDETTERO ALLE RICHIESTE DEL PREFETTO. FURONO, ALLORA, SOTTOPOSTI AD ATRE TORTURE, IL LORO CORPO COSPARSO DI OLIO BOLLENTE MA IL TUTTO NON SERVI’ A FAR RINNEGARE LA LORO FEDE IN CRISTO. TROVANDOSI DI FRONTE A PERSONE DETERMINATE A NON CEDERE, IL PREFETTO ORDINO’ LA LORO CONDANNA A MORTE. IL 17 FEBBRAIO DELL’ ANNO 304 d.C., 72 CRISTIANI VENNERO CONDOTTI AL DI FUORI DELLE MURA DI JULIA CONCORDIA, SULLE RIVE DEL FIUME LEMENE, E, AD UNO AD UNO VENNERO DECAPITATI. LE LORO TESTE VENNERO GETTATE NEL FIUME CHE SI TINSE TUTTO DI ROSSO. RICORDIAMO ALCUNI DEI LORO NOMI: DONATO, SOLONE, SECONDIANO, ROMOLO, CRISANTO, EURICHIO, GIUSTO, CORDIO, SILVANO, NEOMEDIO, LUCILLA, POLICRAZIO, ERMOGIO…….E ALTRI. QUI TERMINA LA STORIA, DURA E DRAMMATICA E NASCE UNA NUOVA LEGGENDA: SI RACCONTA CHE UNA VOLTA TORTURATI I LORO CORPI POI GUARISSERO ED IL GIORNO SEGUENTE NON PRESENTASSERO ALCUNA TRACCIA DI SEGNI DI VIOLENZA. QUANDO VENNERO DECAPITATI LE TESTE MOZZATE, DOPO ESSERE STATE GETTATE NEL FIUME, CONTIUAVANO AD EMETTERE DOLCI SUONI E CANTI RIVOLTI VERSO L’ONIPOTENTE.
NEL 313 D.c., UN ALTRO IMPERATORE SUCCESSE A DIOCLEZIANO, UN SOVRANO CHE AVEVA COME SIMBOLO LA CROCE SOGNATA PRIMA DELLA VITTORIA NEI CONFRONTI DI MASSENZIO, SUL PONTE MILVIO : “IN HOC SIGNO VINCES” (SOTTO QUESTO SEGNO VINCERAI – VEDI ARTICOLO LA CROCE DI AQUILEIA), L’ “IMPERATORE COSTANTINO”. CON L’EDITTO DI MILANO DELL’ ANNO 313, FECE PROCLAMARE IL CRISTIANESIMO RELIGIONE DI STATO, PONENDO DEFINITIVAMENTE FINE ALLE PERSECUZIONI. FU L’INIZIO DI UNA NUOVA ERA, I CRISTIANI, LIBERI DI PROFFESARE LA PROPRIA FEDE, INIZIARONO A COSTRUIRE LUOGHI DI CULTO. A CONCORDIA NELL’ANNO 350 , ERESSERO UN EDIFICIO A FORMA DI CROCE, LA “TRICHORA MARTIRIUM” DOTATO DI TRE ABSIDI SEMICIRCOLARI, UN PAVIMENTO DECORATO IN MOSAICO CON AL CENTRO UN LOCULO CRUCIFORME CHE CUSTODIVA LE OSSA DEI MARTIRI CONCORDIESI. ORA LE RELIQUIE DEI SANTISSIMI MARTIRI RIPOSANO ALL’ INTERNO DELLA CATTEDRALE DI SANTO STEFANO, DENTRO UN’ URNA DEPOSITATA INTERNAMENTE AD UN ANTICO SARCOFAGO ROMANO DI ETA’ FLAVIA. NELLA BASILICA SONO CUSTODITE ANCHE LE RELIQUIE DEGLI APOSTOLI ANDREA E TOMMASO, DI SAN GIOVANNI BATTISTA E DEGLI EVANGELISTI LUCA E GIOVANNI.
NELLA SECONDA META’ DEL 1800 SULLA RIVA DEL LEMENE IN VIA URLON, (TERMINE CHE PROBABILMENTE SI RICOLLEGA ALLE URLA SEI MARTIRI), CHE POTREBBE RIFERIRSI ALL’ ATTUALE VIA DEI SS. MARTIRI, IN UNA ZONA DALLA TERRA ERA ARIDA E ROSSA, DOVE NON ERA PRESENTE UN FILO D’ERBA VENNE COSTRUITO UN CAPITELLO A SCOPO COMMEMORATIVO. SECONDO LE CREDENZE CRISTIANE, INFATTI, IL COLORE ROSSASTRO DEL TERRENO ERA DOVUTO AL SANGUE VERSATO DAI MARTIRI DI CONCORDIA, QUINDI, QUESTO LUOGO E’ STATO IDENTIFICATO COME QUELLO DEL MARTIRIO. FINO A QUALCHE DECENNIO FA, MOLTI FEDELI SI RECAVANO NEL LUOGO SACRO PER RACCOGLIERE IL TERRICCIO ROSSASTRO, LO DEPOSITAVANO IN UN SACCHETTINO DESTINATO AD ESSERE APPESO AL COLLO COME OGGETTO SIMBOLO DI PROTEZIONE .
QUESTA E’ LA STORIA DEI MARTIRI CONCORDIESI MA IL MARTIRIO DI CONCORDIA NON FU UN’ EPISODIO ISOLATO, MOLTE COMUNITA’ CRISTIANE CONOBBERO PER CIRCA UN DECENNIO, L’ ODIO DELL’ IMPERATORE DIOCLEZIANO. POI AD UN TRATTO USCIRONO DALL’INCUBO. LE ANIME DEI CRISTIANI GIUSTIZIATI SONO DESTINATE A RIMANERE UN SIMBOLO SIA PER LE GENERZIONI ATTUALI SIA PER LE FUTURE MANTENENDO, IN UN CERTO SENSO, “ L’ IMMORTALITA’ “.
MERCURIO 
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