NELLA PIANURA DELIMITATA DAI FIUMI LIVENZA E TAGLIAMENTO, SORGE “PORTOGRUARO”. CITTADINA CULTURALMENTE IMPORTANTE CHE SI SVILUPPO’ NELL’ EPOCA MEDIEVALE MA EBBE LA MAGGIOR FIORITURA DURANTE IL DOMINIO DELLA SERENISSIMA, LO TESTIMONIANO I PALAZZI COSTRUITI LUNGO LE SPONDE DEL FIUME LEMENE , IN EVIDENTE STILE VENEZIANO; SUL PONTE LA STATUA DEL LEONE ALATO DI SAN MARCO, SIMBOLO DELLA SERENISSIMA.
IN REALTA’ LE ORIGINI DI PORTOGUARO SONO MOLTO PIU’ ANTICHE. DOBBIAMO RISALIRE ALL’ ANNO 452 d.C.; I TERRITORI DEL NORD EST FURONO OGGETTO DI INVASIONE E DISTRUZIONE DA PARTE DEGLI EGLI UNNI GUIDATI DA ATTILA. TUTTE LE CITTA’ SITUATE LUNGO LE VIE ANNIA E POSTUMIA VENNERO RASE AL SUOLO, GLI ABITANTI SUPERSTITI DOVETTERO RIFUGIARSI VERSO LE ZONE MONTUOSE O VERSO LA LAGUNA (VEDI ARTICOLO: DOVE PASSA LO ZOCCOLO DEL CAVALLO NON CRESCE PIU’ L’ERBA ). AQUILEIA, JULIA CONCORDIA, ALTINO ED OPITERGIUM SONO ALCUNE DELLE CITTA’ ROMANE COINVOLTE IN QUESTA DISTRUZIONE. DOPO LA RITIRATA DA PARTE DI ATTILA, GLI ABITANTI DI JULIA CONCORDIA EBBERO NECESSITA’ DI RIFONDARE LA CITTA’ LUNGO IL CORSO DEL FIUME LEMENE. LA RICOSTRUZIONE INIZIO’ QUALCHE CHILOMETRO PIU’ A NORD. IL MATERIALE RECUPERATO DAGLI EDIFICI IN ROVINA VENNE TRASPORTATO TRAMITE LE IMBARCAZIONI LOCALI.
DURANTE LA COSTRUZIONE DELLA CHIESA DI S. ANDREA, (PATRONO DEI PESCATORI) , SI PRESENTO’ IL PROBLEMA DELLE FONDAMENTA DEL CAMPANILE. TRATTANDOSI DI UNA ZONA PALUDOSA, DURANTE LA NOTTE, LE PIETRE POSATE SUL TERRENO SPROFONDAVANO E SI INABISSAVANO NEL FANGO. UNA LEGGENDA NARRA CHE ATTILA FECE COSPARGERE IL TERRENO DI SALE, RENDENDO LA ZONA ARIDA E FANGOSA. IN REALTA’ LA ZONA PALUDOSA NON ERA ANCORA STATA BONIFICATA. LA NASCITA DELLA CITTA’ DI PORTOGRUARO E’ STRETTAMENTE LEGATA AL MITO DI “FRA’ CAMUCCINO”, UN EREMITA, RITENUTO SANTO, CHE CON I SUOI CONSIGLI E LA SUA MEDIAZIONE SPIRITUALE RIUSCI’ A PROVOCARE ALCUNI EVENTI LEGGENDARI. EGLI ABITAVA IN UN’ ISOLA DELLA LAGUNA POSTA TRA LE ATTUALI CITTA’ DI CAORLE E BIBIONE. I CONCORDIESI DECISERO DI AFFIDARSI A LUI. L’ EREMITA DURANTE UN PIANTO, VERSO’ LE SUE LACRIME IN UNA CONCHIGLIA E LA CONSEGNO’ AI DUE PESCATORI CHE L’AVEVANO INTERPELLATO: “MARCELLO E NICOLA”. QUESTI PORTARONO LA CONCHIGLIA SUL LUOGO STABILITO PER LA COSTRUZIONE DELLA CHIESA, UNO DI LORO LAVO’ LA PRIMA PIETRA DELLE FONDAMENTA CON LE LACRIME DI FRA CAMUCCINO. QUESTA VOLTA, LE FONDAMENTA NON CEDETTERO, I CONCORDIESI RIUSCIRONO AD ERIGERE IL CAMPANILE ED IL DUOMO. FRA’ CAMUCCINO VENNE CONSULTATO UNA SECONDA VOLTA. CON LE INVASIONI DEGLI UNNI, MOLTI CONCORDIESI ERANO MORTI, GRAN PARTE DEGLI ABITANTI SUPERSITI SI ERA RIVERSATA NELLE ISOLE DELLA LAGUNA, IN CITTA’ ERA RIMASTO UN NUMERO IRRISORIO DI PERSONE NON SUFFICIENTE A SVILUPPARE UN INCREMENTO DEMOGRAFICO DELLA FUTURA CITTA’. UNA SERA, MENTRE LA LUNA PIENA SI RISPECCHIAVA SUL FIUME LEMENE, ALCUNI PESCATORI VIDERO VOLARE NEL CIELO UNO STORMO DI GROSSI UCCELLI. SI TRATTAVA DI UN GRUPPO DI MILLE GRU OGNUNA DELLE QUALI TRASPORTAVA UN NEONATO. I PICCOLI E LE PICCOLE VENNNERO DEPOSITATI VICINO ALLE NUOVE ABITAZIONI. GLI ANNI PASSARONO VELOCEMENTE, I BAMBINI CREBBERO, MA ALCUNI DI LORO AVEVANO IL VIZIO DI CHIACCHIERARE ININTERROTTAMENTE E QUESTO INCONVENIENTE SI VERIFICAVA ANCHE DURANTE LE PREDICHE NELLE MESSE. FRA CAMUCCINO DECISE CHE QUESTI BIMBI CHIACCHERONI FOSSERO TRASFORMATI ALCUNI IN RANE, CHE SI SPOSTARONO NELLA PALUDE, ED ALRI IN PESCI CHE SI GETTARONO DENTRO AL FIUME LEMENE. I BAMBINI RIMASTI FURONO I PROGENITORI DEGLI ABITANTI DI PORTOGRUARO, IL CUI TOPONIMO SEMBRA PROPRIO DERIVARE DALL’UNIONE DEI TERMINI “ PORTO E GRU”: IL TERMINE “PORTO” LEGATO ALLA NASCITA DI UN NUOVO PORTO FLUVIALE LUNGO IL FIUME LEMENE CHE SORGEVA NEI PRESSI DELLA LOCALITA’ DI “GRUARO” MENTRE IL TERMINE “GRU’ “ SI RIFA’ ALLA LEGGENDA DELLE GRU TRASPORTATRICI DEI BIMBI DESTINATI A DIVENIRE I SUOI PRIMI ABITANTI . IL SIMBOLO DELLA CITTA’ DI PORTOGRARO SI CONCATENA ENTRAMBE LE LEGGENDE. LA RAFFIGURAZIONE DI DUE GRU CHE SI FRONTEGGIANO CON AL CENTRO UN CAMPANILE E’ UN’ IMMAGINE DI INDUBBIA INTERPRETAZIONE DELLE STESSE.
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