
INFORMAZIONI STORICHE TESTIMONIANO UN FLUSSO MIGRATORIO PROVENIENTE DALLE REGIONI DELLA BAVIERA GERMANICA CON CONSEGUENTE NASCITA DELLE PRIME COMUNITA’ CIMBRE INTORNO ALL’ANNO 1.000. I PRIMI INSEDIAMENTI SORSERO IN UN TERRITORIO MONTUOSO COMPRESO TRA IL FLUSSO DEI FIUMI ADIGE E BRENTA. LA DENOMINAZIONE DI “CIMBRI” , PROBABILMENTE, DERIVA DAL TERMINE GERMANICO “TZIMBERER” TRADOTTO COME “BOSCAIOLO” O “ARTIGIANO DEL LEGNO”. FONTI ANTICHE INDICANO LA SEDE ORIGINARIA NELLO JUTLAND, UNA REGIONE SITUATA A NORD DELLA DANIMARCA, DENOMINATA “PENISOLA CIMBRA”. LA LINGUA PARLATA ERA COSTITUITA DA UN MISTO ASTRO-BAVARESE, PER QUESTO ERANO DENOMINATI “CRUCH”.

LA NECESSITA’ DI CONTROLLARE I CONFINI DEL NORD, INDUSSE LA REPUBBLICA DI VENEZIA A RICHIEDERE L’INTERVENTO DI UN GRUPPO DI PERSONE CON CAPACITA’ DI ADATTAMENTO ALLA VITA E AL CLIMA DELLA MONTAGNA. NEL 1700 AFFIDO’ AI CIMBRI LA FUNZIONE DI GUARDIA ARMATA DELL’ ALTIPIANO DI ASIAGO. DURANTE IL DOMINIO DELLA REPUBBLICA SERENISSIMA, LA REGIONE DELL’ALPAGO EBBE UN RUOLO DETERMINANTE PER LO SVILUPPO DELL’INDUSTRIA NAVALE. IL LEGNAME PROVENIENTE DALLE IMMENSE FORESTE DEL CANSILIO ERA TUTTO DESTINATO ALL’ARSENALE DI VENEZIA. NELLA CAPITALE, IL CONCILIO DEI DIECI SANCI’ CHE LA SELVA BELLUNESE FOSSE DEFINITA COME “ GRAN BOSCO DA REME DI SAN MARCO” . GLI ARBUSTI DELLA PIANTA DI FAGGIO DEL CANSILIO AVEVA LA PARTICOLARITA’ DI RAGGIUNGERE UN’ ALTEZZA SUPERIORE RISPETTO A QUELLA DEI FAGGI CRESCIUTI IN ALTRE ZONE. GRAZIE ALL’ ESTENSIONE DI QUESTE PIANTE ERA POSSIBILE FABBRICARE REMI DI UNA LUNGHEZZA DI CIRCA 13 METRI DA ABBINARE ALLE NAVI UTILIZZATE SIA NEL COMMERCIO SIA NELLE GUERRE. L’ IMPORTANZA IL FAGGIO DEL CANSILIO, PER LA SERENISSIMA, ERA FONDAMENTALE TANTO CHE I DOGI FECERO DELIMITARE LE ZONE BOSCHIVE CON DEI CIPPI (ROCCE) INCISI, PER CHI OSAVA SOLO OLTREPASSARE IL LIMITE ERA PREVISTA LA PENA DI MORTE. ANCHE LE ABITAZIONI DOVEVANO SORGERE AD ALMENO AD UN MIGLIO DI DISTANZA.

UN FLUSSO MIGRATORIO DI CIMBRI, VERSO LA VALLE DEL CANSILIO, INIZIO’ DOPO IL 1750. ANCHE NEI RACCONTI POPOLARI, SI RISCONTRANO DELLE AFFINITA’. SECONDA IMPORTANTE MIGRAZIONE AVVENNE DOPO LA COSTRUZIONE DELLA STRADA CHE COLLEGA I PAESI DI OSIGO E SPERT LUNGO LA QUALE SORSERO NUMEROSI VILLAGGI. ZENZA DUBBIO SI TRATTAVA DELLE PRIME COMUNITA’ CAPACI DI ADATTARSI ALLE DURE CONDIZIONI IMPOSTE DALLA MONTAGNA; INIZIALMENTE NON ESISTEVANO STRADE, NON ESISTEVA ALCUN COLLEGAMENTO CON ALTRE CITTA’ PER CUI VENIVA MENO LA POSSIBILITA’ DI APPROVIGGIONAMENTO IN VISTA DEI RIGIDI INVERNI. PER SOPRAVVIVERE VENIVANO UTILIZZATE, ESCLUSIVAMENTE TUTTE LE RISORSE DEL BOSCO. I CIMBRI DISPONEVANO DELL’ ARTE DI APRIRE E SEZIONARE IL LEGNO SENZA USO DELLE SEGHE. TRA LE OPERE PIU’ COMUNI RICRDIAMO I “SCATOI” E LE “MASTEE” (SCATOLE E MASTELLE). LE ABITAZIONI VENIVANO COSTRUITE IN PROSSIMITA’ DELLE RADURE O A RIDOSSO DEI BOSCHI DI FAGGIO. CONOSCEVANO TECNICHE DI LAVORAZIONE DEL LEGNO PARTICOLARI, DAL FAGGIO RIUSCIVANO A RICAVARE ASTICELLE SPESSE POCHI MILLIMETRI CHE, UNA VOLTA RESE CURVE VENIVANO ASSEMBLATE DANDO ORIGINE A CONTENITORI D’ USO NELLA VITA QUOTIDIANA, SI TRATTA DELLE FAMOSE SCATOLE CHE DIEDERO ORIGINE AI “CIMBRI SCATOLERI DEL CANSILIO”. L’ ABITAZIONE CIMBRA ERA COSTITUITA DA UN “CASON”. SI TRATTAVA DI UNA CAPANNA DI MODESTE DIMENSIONI, LE STANZE ESSENZIALI PER RIFUCILLARSI. GRANDISSIMA PARTE DELLA VITA DEI CIMBRI SI SVOLGEVA NELLA “HUTA” IL LUOGO DI LAVORO. LE PARETI DEL CASON ERANO FORMATE DA UN SISTEMA DI ASSI LEGATE AD INCASTRO, MENTRE IL TETTO COSTRUITO CON ASSI DI ABETE SOVRAPPOSTE.

PURTROPPO, LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DI QUESTE COSTRUZIONI VENNERO DISTRUTTE ED INCENDIATE NEL CORSO DELLE DUE GUERRE MIONIALI, PRIMA DAGLI AUSTRIACI E SUCCESSIVAMENTE DAI TEDESCHI. LE STRUTTURE IN MURATURA DI PIAN CANNAJE, PIAN OSTERIA E CAMPON SONO ANCORA ABITATE, MENTRE I VILLAGGI IN LEGNO DI “LA ROTTE” E DI “ VALLORCH” RIMANGONO LE UNICHE TESTIMONIANZE DI UNA CULTURA ORMAI SVANITA.

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