NELL’ IMMENSO TRATTO DI PIANURA FRIULANA COMPRESA TRA LE ALPI CARNICHE E LA COSTA ADRIATICA PADRONEGGIA UNA COLLINA ALTA CIRCA UNA TRENTINA DI METRI, LARGA 250 E DA UN VOLUME DI CIRCA QUATTROCENTOMILA METRI CUBI. DA QUELL’ ALTEZZA, NELLE GIORNATE SOLEGGIATE, E’POSSIBILE AMMIRARE UN PANORAMA CHE SI ESTENDE FINO ALLE ALPI GIULIE E DOLOMITICHE ED OLTRE LA COSTA.
UNA LEGGENDA NARRA CHE NEL 452 d..C , DOPO CHE ATTILA MISE A FERRO E FUOCO LA CITTA’ DI AQUILEIA, IL SUO POPOLO, PER RENDERGLI OMAGGIO, AMMASSO’ UN GRANDISSIMO NUMERO DI ELMI FINO A REALIZZARE UN’ ALTURA PER PERMETTERE AL LORO CONDOTTIERO DI CONTEMPLARE LA VITTORIA DALL’ ALTO, MENTRE LA CITTA’ ROMANA VENIVA INCENDIATA . SU QUEL COLLE ORA SORGE, COSTRUITO SULLE ROVINE DI UN CASTELLO, IL PALAZZO RINASCIMANTALE.
SIAMO AD UDINE. NULLA VIETA A PENSARE CHE IL CONDOTTIERO UNNO ABBIA ASSAPORATO LA VITTORIA OSSERVANDO AQUILEIA IN FIAMME DA QUELL’ALTURA, MA E’ ‘ CERTO CHE LA SUA FORMAZIONE NON E’ DOVUTA ALL’ AMMASSO DI ELMI RACCONTATO NELLA LEGGENDA, MA IN QUELL’ EPOCA GIA’ ESISTEVA. IL COMUNE DI UDINE, PER APPROVARE IL PROGETTO DELL’ IMPIANTO DI DUE ASCENSORI NEL COLLE, HA CHIESTO L’ INTERVENTO DELLA SOVRAINTENDENZA ARCHEOLOGICA CHE SI E’ AVVALSA DELLA COLLABORAZIONE DEI GEOLOGI DEL MUSEO NATURALE DELLA CITTA’. IN REALTA’ L’ ALTERNANZA DI STRATI DI GHIAIE ED ARGILLE IN MODO SISTEMATICO ERA ANCHE STATO RILEVATO NEL 1943, DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE, NEI PROGETTI DEI BUNKER SCAVATI ALL’ INTERNO DELLA COLLINA.
FINO A POCO TEMPO FA SI IPOTIZZAVA CHE SI TRATTASSE DI UNA FORMAZIONE DI NATURA GEOLOGICA MA, ALCUNI CAROTAGGI, ESEGUITI RECENTEMENTE SUL TERRENO, HANNO EVIDENZIATO CHE LA COLLINA E’ FORMATA DA MATERIALE ARTIFICIALE. QUESTA SCOPERTA SI DEVE ALLE INDAGINI ARCHEOLOGICHE PORTATE AVANTI DALLA SQUADRA COORDINATA DAL PROFESSOR ALESSANDRO FONTANA. LA SUA COSTRUZIONE POTREBBE RISALIRE ALL’ ETA’ DEL BRONZO, OSSIA INTORNO AL 1500 a.C. DATAZIONE COINCIDENTE CON LA FORMAZIONE DEI CUMULI DELL’ INGHILTERRA MERIDIONALE. POTREBBE TRATTARSI DEL “MEGAMOUND” PIU’ GRANDE D’EUROPA CHE ANDREBBE AD ANTEPORSI A QUELLO DI SALISBURY.
COLLI ARTIFICIALI ERANO STRUTTURE TIPICHE DELL’ ETA’ DEL BRONZO. LA COLLINA, PROBABILMENTE E’ STATA INNALZATA PER POTER ERIGERE UN’ ACROPOLI DIFENSIVA CON TECNICA ANALOGA AI CASTELLIERI DEL CARSO E DELL’ ISTRIA. I CASTELLIERI ERANO PICCOLI INSEDIAMENTI O VILLAGGI FORTIFICATI CHE SORGEVANO IN POSIZIONE ELEVATA, MAGGIORMENTE DIFENDIBILE. SOLITAMENTE COSTRUITI CON AGGELLI O PALIZZATE, MA ANCHE CON BLOCCHI IN PIETRA (TERRAPIENI). IL TERMINE CASTELLIERE DERIVA DAL LATINO CASTELLUM TRASFORMATO NEL MEDIOEVO IN CASTELLIERUM.
TRIVELLAZIONE DEL TERRENO
NELL’ ARTICOLO LE 4 CITTA’ PERDUTE E’ CITATA UNA TEORIA DEL PARROCO DI BARBERANO DON DOMENICO BERTUZZI SECONDO CUI 2 CITTA’ DEL FRIULI FURONO COLPITE DA UN CATACLISMA E SEPPELLITE DA DETRITI A CAUSA DELLA CADUTA DI UN MONTE. I SOPRAVVISSUTI ABITANTI DELLA CITTA’ DI ATINA SI TRASFERIRONO IN PIANURA E FONDARONO LA CITTA’ DI UDINE DA CUI PRESE IL NOME. NELLO STESSO ARTICOLO VIENE MENZIONATO L’ ARCHEOLOGO FRIULANO GIUSEPPE DI RAGOGNA. EGLI PORTO’ ALLA LUCE UN CASTELLIERE A TORRE DI PORDENONE CON RESTI DI BANCHINE DI UN VECCHIO PORTO FLUVIALE, TESTIMONIANZA DI UNA CIVILTA’ PRECEDENTE A QUELLA DI ROMA. PERTANTO LA PROBABILITA’ CHE IL COLLE SIA STATO CONTRUITO IN UN’ EPOCA IN CUI I CASTELLIERI ERANO PRESENTI IN MOLTE REGIONI, E’ MOLTO CONSIDERATA IN CAMPO ARCHEOLOGICO.
CHE COSA SPINSE POPOLI ANTICHI AD EDIFICARE UN COLLE COSI’ AMPIO ED ELEVATO ANCORA NON E’ CHIARO. SI TRATTA DI UN AGGLOMERATO ENORME, OLTRE ALL’ IPOTESI DI VILLAGGIO FORTIFICATO SI AGGIUNGE QUELLA DEL SANTUARIO, UN LUOGO SACRO TEMUTO E RISPETTATO.
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