NELL’ ANNO 2004 DURANTE UN PELLEGRINAGGIO AL CONVENTO DELL’ ISOLA DI BARBANA (GO) ALL’ INGRESSO DELLA CHIESA MI TROVAI DI FRONTE AD UN’ ACQUASANTIERA DEL TUTTO PARTICOLARE; QUEL GIORNO RIMASI PARTICOLARMENTE SORPRESO DAL FATTO CHE LA SCULTURA MARMOREA SCOLPITA PER CONTENERE L’ ACQUA BENEDETTA MI ERA FAMILIARE. QUALCHE ANNO PRIMA AVEVO AVUTO OCCASIONE DI VISITARE LA CHIESA DI SANTA LUCIA DI PIAVE (TV) DOVE ERA PRESENTE UN’ OPERA IDENTICA A QUELLA DEL SANTUARIO DI BARBANA, L’ UNICA DIFFERENZA E’ RAPPRESENTATA DAL TIPO DI MATERIALE USATO DALL’ ARTISTA: MENTRE LA SCULTURA DI SANTA LUCIA ERA STATA SCOLPITA SU MARMO BIANCO DI CARRARA, QUELLA DI BARBANA SU MARMO ROSSO DI VERONA. ESISTONO ELEMENTI CHE ACCUMUNANO QUESTE DUE STATUE ALLE DUE CHIESE DOVE SONO POSTE ?
SANTUARIO DELLA MADONNA DI BARBANA
IL SANTUARIO DI BARBANA FONDA LE SUE ORIGINI IN SEGUITO AD UN EVENTO CATASTROFICO, VICENDA CHE TROVIAMO MENZIONATA NELLA “HISTORIA LOGOMBARDORUM” DI PAOLO DIACONO. UNA GRANDE ALLUVIONE MODIFICO’ IN MODO RADICALE LA MORFOLOGIA DELLE REGIONI DEL VENETO E DEL FRIULI VENEZIA GIULIA. NEL LUOGO, DOVE UN TEMPO SORGEVANO I TEMPLI PAGANI DI APOLLO E BELENO, DIMORAVANO DUE EREMITI: “BARBANO E TARILESSO”. DOPO LA TORMENTA, I DUE EREMITI RACCOLSERO UNA STATUA LIGNEA (O ICONA) DELLA MADONNA PORTATA DALL’ ACQUA, IMPIGLIATA, SECONDO UNA LEGGENDA, TRA I RAMI DI UN OLMO, O SECONDO UN’ ALTRA, AI SUOI PIEDI. LA PRIMA CHIESA VENNE FATTA ERIGERE, SUL LUOGO DEL RITROVAMENTO DELLA FIGURA MARIANA DAL PATRIARCA ELIA COME SIMBOLO DI RINGRAZIAMENTO ALLA SCAMPATA DISTRUZIONE DELLA CITTA’ DI GRADO AL TEMPO COLLEGATA ALL’ ISOLOTTO DI BARBANA. LO STATO ATTUALE DI ISOLA RISALE A TEMPI MOLTO PIU’ RECENTI, SEMBREBBE CHE SI SIA FORMATA GRADUALMENTE TRA I SECOLI V E VII. NEL CORSO DEI SECOLI LA CHIESA FU RICOSTRUITA DIVERSE VOLTE E GOVERNATA DA VARIE COMUNITA’ RELIGIOSE. DOPO LA PRIMA COSTRUZIONE LA COMUNITA’ DI MONACI A CUI FU AFFIDATA, DOVETTE PROCEDERE A RIPETUTE MODIFICHE E RICOSTRUZIONI, IN QUESTO PERIODO AVVENNE LA SPARIZIONE DELLA STATUA (O ICONA) LIGNEA DELLA MADONNA. DALL’ANNO 1000 IL CONTROLLO VENNE AFFIDATO A MONACI BENEDETTINI CHE PERDURARONO PER CIRCA 500 ANNI. L’ IMMAGINE DI UNA GONDOLA ALL’ INTERNO DELLA CHIESA TESTIMONIA IL LEGAME CON LA CONFRATERNITA DEI GONDOLIERI : “ LA FRATELLANZA DELLA BEATA VERGINE DI BARBANA”. NEL 1901 FU DATA IN GESTIONE AI FRATI FRANCESCANI MINORI E NEL 1924 ALLA CONFRATERNITA DI SAN FRANCESCO. RECENTEMENTE, NEL 2019, AD UNA COMUNITA’ DI MONACI BENEDETTINI DEL BRASILE FONDATRICE DEL MONASTERO SI SANTA MARIA DI BARBANA.
CHIESA DI SANTA LUCIA DI PIAVE
L ‘ ORIGINE DELLA CHIESA DI SANTA LUCIA DI PIAVE (TV) RISALE A PERIODI ANTICHISSIMI. L’ ATTUALE CHIESA SORGE SU ALCUNE FONDAMENTA DI UN LUOGO DI CULTO CELTICO DEDICATO AL DIO “LUG”, LA CUI RICORRENZA RISALIVA AL 13 DICEMBRE, DATA IN PROSSIMITA’ DEL SOLTIZIO D’ INVERNO, CHE RICORDA IL PASSAGGIO ALLA LUCE. NON CASUALMENTE NEL CALENDARIO SI FESTEGGIA IL GIORNO DI SANTA LUCIA IL 13 DICEMBRE DA CUI NASCE IL DETTO POPOLARE : “SANTA LUCIA, IL GIORNO PIU’ CORTO CHE CI SIA” . LA DICITURA “SUB SILVA” RISCONTRATA CON GLI SCAVI ARCHEOLOGICI NEL 2003 FA RIFERIMENTO AD UN SANTUARIO IMMERSO IN UN BOSCO. E’ NEL X SECOLO CHE LA COMUNITA’ CRISTIANA DEDICO’ LA CHIESA ALLA “SANTA MARTIRE SIRACUSANA LUCIA” MARTIRIZZATA NELL’ ANNO 307 DURANTE LE PERSECUZIONI DI DIOCLEZIANO. IL CONTROLLO DELLA CHIESA VENNE AFFIDATO AI MONACI CIRTERCENSI. NEI SECOLI SUCCESSIVI L’ IMPORTANZA DELLA CHIESA DEDICATA A “SANTA LUCIA DE SUB SILVA” CREBBE IN MODO NOTEVOLE IN CAMPO SOCIALE ED ECONOMICO. LA CHIESA SORGEVA SU UNA VIA DI PASSAGGIO MOLTO FREQUENTATA DA PELLEGRINI CHE SI DIRIGEVANO A ROMA (ROMEI), A SANTIAGO DELLA COMPOSTELA (JACQOTS) E VERSO VENEZIA PER IMBARCARSI IN DIREZIONE DELLA TERRA SANTA PER VISITARE IL SANTO SEPOLCRO A GERUSALEMME (PALMIERI). I MONACI CISTERCENSI COLLABORAVANO ATTIVAMENTE CON I TEMPLARI CHE DISPONEVANO DI UNA MAISON NELLA VICINA LOCALITA’ DI TEMPIO DI ORMELLE. NEI SECOLI XIII E XIV I MONASTERI CISTERCENSI VENERO ASSOGGETTATI AL CONTROLLO DA PARTE DELL’ ABBAZZIA DI SANTA MARIA DI SERRAVALLE O FOLLINA E, DAL 1490 AL 1770, DAL MONASTERO DELLE AGOSTINIANE DEI SANTI ANGELI DI MURANO.
IL DIAVOLO E L’ACQUA SANTA
L’ ELEMENTO CHE RISALTA ALL’ INGRASSO DI ENTRAMBI I SANTUARI E’ L’ IMMAGINE DI UN DEMONE, SOFFERENTE ED AFFATICATO CHE SORREGGE UNA GRANDISSIMA E PESANTE CONCHIGLIA MARINA CONTENENTE ACQUA BENEDETTA. IL SIMBOLO DELL’ACQUA SANTA PURIFICATRICE DEL BATTESIMO E DEL SEGNO DELLA CROCE, PER IL DEMONE RAPPRESENTA LA SCONFITTA. INIZIALMENTE SI CREDEVA CHE ENTRAMBE LE STATUE FOSSERO OPERA DI CLAUDIO GRANZOTTO, MA SI E’ SCOPERTO CHE LA COPIA PRESENTE NEL SANTUARIO DI BARBANA E’ OPERA DI UNO SCULTORE GRADESE “LORENZO BOEMO” ISPIRATA A QUELLA DI SANTA LUCIA DI PIAVE, ORIGINALE SCOLPITO DA FRA’ CLAUDIO GRANZOTTO.
FRA’ CLAUDIO GRANZOTTO
IN ORIGINE RICCARDO GRANZOTTO, NACQUE A SANTA LUCIA DI PIAVE IL 23 AGOSTO 1900, FIGLIO DI POVERI CONTADINI E ULTIMO DI NOVE FIGLI, DOPO LA MORTE DEL PADRE NELL’ ANNO 1909, FU COSTRETTO AD ARRUALARSI PER PARTECIPARE ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE. UNA VOLTA CONGEDATO INIZIO’ GLI STUDI ALL’ ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI VENEZIA DOVE NEL 1929 OTTENNE IL DIPLOMA CON LODE. IL 7 DICEMBRE 1933 ENTRO’ A FAR PARTE DELL’ ORDINE DEI FRATI MINORI A SAN FRANCESCO DEL DESERTO E, DUE ANNI DOPO INIZIO’ IL NOVIZIATO ASSUMENTO IL NOME DI “CLAUDIO”. SCELSE DI NON PERSEGUIRE L’ORDINAZIONE VIVENDO COMUNQUE LA SUA VITA DA RELIGIOSO PRESSO IL CONVENTO DI SANTA MARIA DELLA PIEVE A PADOVA. QUATTRO MESI DOPO LA SUA VESTIZIONE GLI FU COMMISSIONATA LA COSTRUZIONE DELLA GROTTA DI LOURDES A CHIAMPO (VI). SI RECO’ A LOURDES PER CONTEMPLARE L’ORIGINALE. A CHIAMPO COMPLETO’ LA SUA OPERA IN UN ANNO, UN VERO CAPOLAVORO. PADRE GRANZOTTO ESPRESSE LA SUA FEDE ATTRAVERSO L’ARTE RAPPRESENTANTO MOLTE FIGURE DI GESU’, ANCHE SE LA SUA OPERA PIU’ CONOSCIUTA E’ IL DEMONE DELL’ ACQUASANTIERA DELLA CHIESA DI SANTA LUCIA DI PIAVE. UNA LAPIDE COMMEMORATIVA CONFERMA LA SUA PRESENZA ANCHE AL SANTUARIO DELLA MADONNA DI BARBANA.
DUE CHIESE DALLE ORIGINI DIVERGENTI, MA CHE SORGONO ENTRAMBE SOPRA LUOGHI DI CULTO PAGANI; LA CHIESA DI SANTA LUCIA SORGE SULLE FONDAMENTA DI UN TEMPIO CELTICO DEDICATO Al DIO LUG E IL MONASTERO DI BARBANA SU UN LUOGO DI CULTO DEDICATO AGLI DEI BELENO ED APOLLO. PADRE GRANZOTTO APPARTENNE ALLA COMUNITA’ DEI FRATI FRANCESCANI MINORI STESSO ORDINE A CUI VENNE AFFIDATA LA GESTIONE DELLA CHIESA DI BARBANA DALL’ ANNO 1901 ALL’ ANNO 1924. IL LEGAME DEL SANTUARIO DI BARBANA CON VENEZIA RAPPRESENTATO DA UN BASSORILIEVO NELL’ ALTARE CENTRALE CHE RAPPRESENTA UNA GONDOLA VENEZIANA. INFINE L’ ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI RAPPRESENTA LA SCUOLA DI ENTRAMBI GLI SCULTORI.
PROBABILMENTE, ALL’ ACCADEMIA, PADRE GRANZOTTO, IMPARO’ DELLE TECNICHE PER RAPPRESENTARE NELL’ARTE IMMAGINI SIMBOLICHE DI CUI LA CHIESA DI SANTA LUCIA DI PIAVE NE E’ RICCA.
NON E’ DA ESCLUDERE IL FATTO CHE DURANTE LA SUA PERMANENZA A LOURDES, FRA’ GRANZOTTO, SI SIA RECATO A RENNES LE CHATEAU E CHE LA SUA SCULTURA SIA FRUTTO DELL’ ISPIRAZIONE SORTA DOPO VISITA DELLA CHIESETTA DI SANTA MARIA MADDALENA AL CUI INGRESSO E’ LOCATA LA STATUA LIGNEA DI UN DIAVOLO CHE SORREGGE UNA CONCHIGLIA CON FUNZIONE DI ACQUASANTIERA, SORMONTATA DA QUATTRO ANGELI “FOTOGRAFATI” AL MOMENTO IN CUI FANNO IL SEGNO DELLA CROCE. SECONDO ALCUNI RICERCATORI, POTREBBE TRATTARSI DEL DEMONE “ASMODEO” CHE, SECONDO UNA LEGGENDA EBRAICA, AVREBBE TRASPORTATO L’ ACQUA DURANTE LA COSTRUZIONE DEL TEMPIO DI SALOMONE. EGLI FACEVA PARTE DI 72 DEMONI RESI SCHIAVI DALLO STESSO RE. ASMODEO, PER VENDICARSI, RUBO’ L’ ANELLO DI RE SALOMONE E LO GETTO’ IN MARE, MA L’ OGGETTO SACRO VENNE INGHIOTTITO DA UN PESCE E RECUPERATO DOPO LA PESCA. LO STESSO DEMONE E’ PROTAGONISTA DI UN’ ALTRA LEGGENDA, DOVE RAPPREENTEREBBE IL CUSTODE DEL TESORO DI RE SALOMONE.
GALLERIA FOTOGRAFICA
ISOLA DI BARBANA
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