ERA L’ INIZIO DEGLI ANNI ‘80; PER ALCUNI ANNI HO TRASCORSO ALCUNI UN PERIODI DELLE VACANZE SCOLASTICHE NEI PAESINI MONTANI DI “BARCIS” E “CLAUT” IN PROVINCIA DI PORDENONE. GRAZIE A MIO COGNATO DINO, CIRCA 16 ANNI PIU’ ANZIANO DI ME, HO IMPARATO A RISPETTARE LA MONTAGNA, A CONOSCERE E RACCOGLIERE ALCUNE SPECIE DI FUNGHI COMMESTIBILI, A CAMMINARE NELLA FORESTA SENZA PERDERE L’ ORIENTAMENTO, AD ODORARE I PROFUMI DEL BOSCO. RICORDO CHE NEI PRESSI DEL PONTE DEGLI ALPINI, NELLA LOCALITA’ DI “LESIS”, ESISTEVA UNA PICCOLA OSTERIA GESTITA DA UNA FAMIGLIA CHE QUOTIDIANAMENTE PORTAVA LA CAPRETTE AL PASCOLO, CI FERMAVAMO SEMPRE AD ASSAPORARE IL CAFFE’ FATTO CON LA MOCA E A COMPRARE ALCUNI FORMAGGI CASERECCI.
A CIRCA 5 CHILOMETRI DA QUESTA LOCALITA’ IL 30 SETTEMBRE 1994, UN GRUPPO SCOLASTICO IN GITA D’ ISTRUZIONE SULLE DOLOMITI FRIULANE FECE UNA SCOPERTA INCREDIBILE: IN UN MASSO ROCCIOSO, PROBABILMENTE STACCATOSI DALLA CATENA SOPRASTANTE, RIVERSATO SUL TORRENTE “CIOL DE CIASAVENT” ALCUNI MILIONI DI ANNI FA, SCOPRIRONO UN’ IMPRONTA DI DINOSAURO.
SECONDO GLI ESPERTI E’ STATA IMPRESSA SU UN MASSO DI “DOLOMIA”, FORMAZIONE ROCCIOSA FORMATASI NEL PERIODO DEL TRIASSICO SUPERIORE. IN QUEL PERIODO, IL PIANETA INCORSE IN UN EPOCALE CAMBIAMENTO CLIMATICO DETERMINATO DA UN’ ALTA CONCENTRAZIONE DI ANIDRIDE CARBONICA, CONTINUE ERUZIONI VULCANICHE, PIOGGE MONSONICHE E DEPOSITO DELLE CENERI VULCANICHE SUL TERRENO. QUESTO FENOMENO DEFINITO COME “EPISODIO PLUVIALE DEL CARNICO”, HA COINVOLTO LE DOLOMITI CIRCA 200 MILIONI DI ANNI FA PERDURANDO PER CIRCA 2 MILIONI DI ANNI.
NEL CONTINENTE DEFINITO “PANGEA” LE DOLOMITI ERANO SITUATE AI TROPICI E LE LORO CIME FORMAVANO UN IMMENSO ARCIPELAGO CIRCONDATO DA ATOLLI.
IL CLIMA TROPICALE FAVORI’ LA MOLTIPLICAZIONE DEI DINOSAURI, DINO A RAGGIUNGERE L’ 80% DELLE SPECIE VIVENTI SUL PIANETA E IL TERRENO COSTITUITO DA UN FONDO MELMOSO FU CALPESTATO DA QUESTI ENORMI ESSERI VIVENTI. AL TERMINE DELL’ EPISODIO PLUVIALE CARNICO, SULLA TERRA SI RICOSTITUI’ UN CLIMA SECCO, CHE GENERO’ UN PROSCIUGAMENTO DELLE COSTE E LA SOLIDIFICAZIONE DELLE TRACCE LASCIATE SUL TERRENO. IL PERIODO DI ESTINZIONE DEI DINOSAURI E’ STATO DATATO A CIRCA 65 MILIONI DI ANNI FA, DOVUTA ALLA CADUTA DI UN ASTEROIDE SUL PIANETA.
L’ IMPRONTA DI CASERA CASAVENTO SI PUO’ RAGGIUNGERE CAMMINANDO PER CIRCA UN’ ORA PARTENDO DAL PONTE DEGLI ALPINI, SEGUENDO LA STRADINA ASFALTATA PER CIRCA 4 CHILOMETRI ED UN SENTIERO STERRATO LUNGO CIRCA UN CHILOMETRO, IN AUTO E’ RAGGIUNGIBILE IN 10 MINUTI. ALTRI 5 MINUTI DI CAMMINO DALLA MALGA DI CASERA CASAVENTO AL LUOGO IN CUI SI TROVA L’ ORMA.
SECONDO GLI ESPERTI, L’ ORMA LUNGA CIRCA 35 CENTIMETRI E LARGA 23, APPARTIENE AD UN TEROPODE, BIPEDE CARNIVORO, DELLA STESSA SPECIE A QUELLA ASSEGNATA ALL’ IMPRONTA DI MEZZOMONTE. BAGNANDO LA ROCCIA SI INTRAVVEDONO ANCHE LE ORME DELLA ZAMPA ANTERIORE SINISTRA E QUELLA DEL PIEDE DESTRO.
SONO TRASCORSI 40 ANNI, DEL PAESINO DI LESIS QUALCOSA E’ CAMBIATO, MA NON MOLTO; L’ OSTERIA PRESSO IL PONTE DEGLI ALPINI NON C’ E’ PIU’, IL PERCORSO NON E’ CAMBIATO. L’ IMPRONTA DI DINOSAURO COSTITUISCE UNA FONTE DI TURISMO MOLTO IMPORTANTE TANTO CHE LA ZONA DEL RITROVAMENTO E’ STATA DENOMINATA “TRIASSIC PARK” , SI TRATTA ANCHE UNA SCOPERTA DI PRIMARIA IMPORTANZA CHE RENDE LE DOLOMITI FRIULANE TESTIMONI DI UN MISTERIOSO E AFFASCINANTE PASSATO.
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