CRAVATTE AZZURRE

Postazione blindata

Un cancello di ingresso; della vecchia costruzione rimangono solo i resti di due colonne, una si innalza nel mezzo del prato, mentre l’estremità dell’altra è stesa ai piedi della collinetta, si tratta degli unici resti di Villa Zuzzi a San Martino al Tagliamento.

Opera di difesa – San Michele  al Tagliamento

La villa venne costruita nel 1890. Posizionata nei pressi del ponte stradale della SS 14 e del ponte ferroviario sulla linea Venezia-Trieste, venne colpita incessantemente dai continui bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale, sia da parte dell’aviazione tedesca che da quella americana.

Villa Zuzzi foto d’epoca

I due ponti sul Tagliamento costituivano punti strategici di primaria importanza, quello ferroviario non venne mai colpito, ma i vicini paesi di Latisana e San Michele vennero distrutti dagli incessanti bombardamenti da parte dell’aviazione anglo-americana. San Michele venne “letteralmente” rasa al suolo, per questo nel 2017, al paese, venne conferita la medaglia d’oro al merito civile, commemorando ancora oggi la tragica mattina del 19 maggio 1944.

Ingresso al tunnel sotterraneo.

Al termine del conflitto mondiale la zona divenne un punto strategico di controllo durante la guerra fredda. Il timore di un’invasione da parte della Jugoslavia intensificò le strutture di controllo e di difesa dislocate in diversi punti del fiume Tagliamento costituite da torrette di sorveglianza e bunker destinati a proteggere le truppe da una possibile invasione o da eventuali esplosioni nucleari.

L’unità di San Michele al Tagliamento (l’unica collocata in Veneto) era presieduta da una compagnia d’arresto formata da plotoni con diverse mansioni: comando e servizi, guardia e difesa della struttura ed una unità medica. Si trattava di unità sparse in vari punti situati nel comune di San Michele e della vicina Latisana. A San Michele era predisposto un posto di comando – PCO – collegato tramite un ponte radio con le altre unità, con una torretta M con 4 mitragliatrici e 4 feritoie, lungo in tagliamento 6 torrette dotate di mitragliatrici a 4 feritoie, 2 postazioni P con cannone anticarro, una postazione per mitragliatrice a scafo ridotto. Nel comune di Latisana era situato un posto di comando PCO osservatorio, una postazione con cannone anticarro P ed una torretta a 4 feritoie M per mitragliatrice.

Piantina del bunker
porta blindata
Entrata del bunker
corridoio interno
maschera antigas

Il controllo delle unità dislocate lungo il Tagliamento venne affidato alla “73 brigata fanteria d’arresto Lombardia”. Dal 1971 le “cravatte azzurre” presidiavano le opere di difesa costruite lungo il Tagliamento, da Trasaghis a Latisana, disponendo del Comando di Arzene (PN), la 2 brigata presso la “caserma Bevilacqua” a Spilimbergo (PN) e la 4 brigata presso la caserma “Radelli” a Latisana (UD). Dal 1 ottobre 1986 i battaglione venne sciolto e la caserma Tagliamento di Arzene passò al 120 battaglione fanteria d’arresto di “Fornovo” che si è curato della manutenzione delle opere fino al suo scioglimento nel 1991.

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