LUNGO  VIA PRE-ROMANA OPITERGIUM- TRIDENTUM, STRADA CHE RISALIVA IL FIUME PIAVE FINO A RAGGIUNGERE PRIMA LA CITTA’ DI FELTRE E  POI  TRENTO , A POCHI CHILOMETRI DA ODERZO (OPITERGIUM),  TRA  COLTIVAZIONI AGRICOLE   ED  IMMENSE ESTENSIONI DI VIGNETI,  PRESSO LOCALITA’ DI SAN POLO DI PIAVE SORGE UNA CHIESETTA MOLTO  ANTICA:  “LA CHIESA DI SAN GIORGIO”.

LA PRESENZA DEI ROMANI PRESSO LA LOCALITA’ DI SAN GIORGIO  E’ TESTIMONIATA DAL  RITROVAMENTO DEI RESTI DI UN ACQUEDOTTO.  LA SCOPERTA AVVENNE NEL 1903.  IL PROPRIETARIO DEL TERRENO GIUSEPPE ZANINOTTO ( SOPRANOMINATO BEPI ZOCOETA),  PER  SCOPRIRE IL MOTIVO  DEL PERCHE’  IN PUNTO DEL TERRENO  IL RACCOLTO SI ESSICAVA,  EFFETTUO’ UNO SCAVO DA CUI  RIPORTO’ ALLA LUCE UN ACQUEDOTTO ROMANO.   L’ IPOTESI PIU’ ACCREDITATA  RIGUARDA L’ ASSEGNAZIONE DEI  TERRENI AGRICOLI LOCALI   A   VETERANI DI GUERRA E LEGIONARI ROMANI  IN CONGEDO.

LA COSTRUZIONE DELLA CHIESA POTREBBE RISALIRE (NON CI SONO FONTI CERTE)  AL VII E VIII SECOLO d.C. E CHE LA DEDICA A SAN GIORGIO SIA STATA ATTRIBUITA DAI LONGOBARDI. NELL’ANNO 797 LA PIEVE FU ASSOGGETTATA AL PARTRIARCATO DI AQUILEIA.

SUI RESTI DELLA CHIESA ANTICA VENNE COSTRUITA LA NUOVA CHIESA NEL XV SECOLO, IL SUO INTERNO E’ ARRICCHITO DA UN CICLO DI AFFRESCHI BEN CONSERVATI ATTRIBUITI A “GIOVANNI DI FRANCIA”.  FIGLIO DI DESIDERIO DI METZ DI LORENA,  GIOVANNI  AVREBBE DIPINTO  LE PARETI DELLA CHIESA DI SAN GIORGIO TRA GLI ANNI 1450 E 1462, ANNO IN CUI SI TRASFERI’ CON LA FAMIGLIA A CONEGLIANO, ATTIRATO DA MIGLIORI PROSPETTIVE DI LAVORO. NEL 1475 RISULTO’ FAR PARTE DELLA CONFRATERNITA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE DI CONEGLIANO.

NON SI CONOSCE L’ESATTO MOTIVO DELL’ ATTRIBUZIONE ALLA CHIESA DEL CULTO DI SAN GIORGIO,  LA PRESENZA  DEI TEMPLARI NEL TERRITORIO POTREBBE AVER INFLUITO IN QUESTA DECISIONE. NOTIZIE STORICHE NARRANO DELLA PRESENZA   DI UNA TAVOLA DIPINTA, POSTA DAVANTI AL VESTIBOLO DEL PALAZZO IMPERIALE DI BISANZIO , RAFFIGURANTE  UN SOVRANO CHE TENEVA SCHIACCIATA LA TESTA DI   UN SERPENTE CON I PIEDI. L’ IMMAGINE CHE SIMBOLEGGIAVA L’ IMPERATORE COSTANTINO E LA SCONFITTA DELLA TIRANNIA,  FU ADOTTATA DAI CROCIATI,  CHE AMPLIARONO LE DIMENSIONI DEL SERPENTE  TRASFORMANDOLO   IN DRAGO.   SAN GIORGIO, INVECE, ERA  UN SOLDATO ROMANO ORIGINARIO DELLA CAPADOCIA, CONVERTITO AL CRISTIANESIMO E   MARTIRIZZATO DURANTE LE PERSECUZIONI IMPOSTE   DELL’ IMPERATORE DIOCLEZIANO CON L’EDITTO DEL 303 d.C. .  LA LEGGENDA DI SAN GIORGIO E’ FRUTTO DI NARRAZIONI  E RACCONTI   MEDIEVALI CHE  FAVORIRONO  LA DIFFUSIONE  DEL  CULTO  IN EUROPA NEL XII SECOLO.   

NELL’ OPERA DI JACOPO DA VARACHE (O VORAGINE) “LA LEGGENDA AUREA “  SI POSSONO  INTERPELLARE LE VITE DI 150 SANTI (TRA CUI LA VITA DI  SAN GIORGIO) DESCRITTE IN UN SANTORALE ORGANIZZATE SEGUENDO  ALL’ANNO LITIRGICO, ANCORA OGGI INDISPENSABILE PER DECIFRARE SIGNIFICATI E SIMBOLOGIE NELLE SACRE OPERE RELIGIOSE.  JACOPO DA VARACHE FU FRATE DOMENICANO E VESCOVO DI GENOVA, INIZIO’ LA COMPILAZIONE DELLA SUA OPERA NEL 1260 E CONTINUO’ AD AGGIORNARLA FINO AL 1298 ANNO DELLA SUA MORTE. CON LA COMPARSA DELLA STAMPA  VENNERO PUBBLICATE 49 VERSIONI, L ‘EDIZIONE PIU’ RECENTE NELL’ANNO 1998 E LA VERSIONE ITALIANA NEL 2007 A CURA DI GIOVANNI PAOLO MAGGIONI.

NEL 1471 IL SANTO PROTTETTORE DIVENNE SAN MARTINO, PER CUI ORA LA CHIESA POSSIEDE 2 PROTETTORI: SAN GIORGIO CHE SI FESTEGGIA IL 23 APRILE E SAN MARTINO L’ 11 NOVMBRE.