LA SACRA LANCIA A CONCORDIA SAGITTARIA?

LA CITTA’ DI JULIA CONCORDIA ,  CENTRO SITUATO  NEL CROCEVIA DELLA VIA ANNIA CHE COLLEGAVA ALTINO AD AQUILEIA, NEL III SECOLO d.C. COSTITUIVA UN IMPORTANTE PUNTO DI RIFERIMENTO LEGATO ALLA PRODUZIONE BELLICA. LA DENOMINAZIONE ATTUALE DI “ CONCORDIA SAGITTARIA”  FU ATTRTIBUITA ALLA LOCALITA’ ALL’INIZIO DEL NOVECENTO, ED E’ ASSOCIATA ALLA FABBRICAZIONE DI FRECCE  (SAGITTAE) DESTINATE ALL’ESERCITO  E  ALLE LEGIONI ROMANE.

LA COMUNITA’ CRISTIANA DI JULIA CONCORDIA,  DURANTE IL PERIODO IN CUI L’ IMPERO ERA AFFIDATO A DIOCLEZIANO, CONOBBE ANNI  DRAMMATICI:   LE CONTINUE PERSECUZUIONI NEI CONFRONTI DEI CRISTIANI  GENERARONO  UN GRAN NUMERO DI  VITTIME .  SOLO  DOPO L’EDITTO DI COSTANTINO (313 d.C.), IL CRISTIANESIMO VENNE PROCLAMATO RELIGIONE DI STATO.  LA PRIMA COSTRUZIONE DI UN LUOGO DI CULTO RISALE A QUESTO PERIODO,  LA TRICHORA MARTYRIUM ERA UN EDIFICIO TRIABSIDATO CON AL CENTRO UN LOCULO CRUCIFORME NEL QUALE FURONO POSTE LE OSSA DEI MARTIRI.  SUCCESSIVAMENTE ACCANTO ALLA TRICHORA FU INNALZATA LA PRIMA BASILICA APOSTOLORUM,   PALEOCRISTIANA, EDIFICIO DISTRUTTO CON L’ALLUVIONE DEL 589, EVENTO DESCRITTO DA PAOLO DIACONO NELLA “HISTORIA LONGOBARDORUM”.  L’  ATTUALE BASILICA DI SANTO STEFANO E’  FRUTTO DELLA RICOSTRUZIONE NEL X SECOLO E DELL’ AMPLIAMENTO DELL’ANNO 1446 E SUCCESSIVE RISTRUTTURAZIONI.

UN’ ANTICA LEGGENDA NARRA CHE IL CENTURIONE CHE TRAFISSE IL COSTATO DI GESU’ CRISTO CON UNA LANCIA, SI FOSSE CONVERTITO AL CRISTIANESIMO E SI FOSSE RITIRATO A JULIA CONCORDIA, L’ATTUALE CONCORDIA SAGITTARIA.  OSPITO’ NELLA SUA DOMUS  L’EVANGELISTA MARCO ( vedi articolo LA PROFEZIA DI SAN MARCO) INVIATO DA  PAOLO DI TARSO PER PREDICARE AD AQUILEIA E, SECONDO ALCUNE FONTI, SEMBREREBBE CHE IL VANGELO SIA STATO SCRITTO PROPRIO IN QUESTO LUOGO.

IL CENTURIONE, CONOSCIUTO CON IL NOME DI  “LONGINO” , SECONDO LE SACRE SCRITTURE COLPI’ CON UNA LANCIA IL COSTATO DI GESU’ CRISTO  DA CUI SGORGO’ DEL SANGUE MISTO AD ACQUA.  DURANTE LE CROCIFISSIONI ERA D’USO SPEZZARE LE GAMBE DEI CONDANNATI PER ACCELELARNE IL PROCESSO DI MORTE, ESSENDO GESU’ GIA’ MORTO,  IL CENTURIONE NON  APPLICO’  QUESTA REGOLA. LA TRADIZIONE RACCONTA CHE  QUINTO CASSIO LONGINO  AVESSE UNA MALATTIA ALLA VISTA E UNO SCHIZZO DEL SANGUE DEL CRISTO LO AVESSE GUARITO. PROBABILMENTE UNA METAFORA PER INDICARE LA SUA CONVERSIONE CONFERMATA NELLE SACRE SCRITTURE CON LA FRASE “ VERE ISTE FILIUS DEI ERAT” (VERAMENTE COSTUI ERA IL FIGLIO DI DIO) .   LONGINO SICURAMENTE E’ UN NOME FITTIZIO, E’ PROBABILE CHE AL CENTURIONE GLI SIA STATO POSTO IL NOME GRECO DI  “LONCHE’ “, CHE SIGNIFICA “LANCIA”. NELLA GERARCHIA DELLA CHIESA  QUESTA  FIGURA  E’ CLASSIFICATA TRA I SANTI MARTIRI FONDATORI  DEL CRISTIANESIMO,   MENTRE LA SUA LANCIA E’  CONSIDERATA UNA SACRA RELIQUIA.  MA DOVE SI TROVA?  SECONDO LO STRORICO ROMANO CASSIODORO LA LANCIA SAREBBE STATA CUSTODITA NELLA BASILICA DEL MONTE SION FINO ALLA CONQUISTA PERSIANA NEL 615, ANNO IN CUI VENNE TRASFERITA A COSTANTINOPOLI NELLA BASILICA DI SANTA SOFIA. NEL 1244 FU DONATA (ASSIEME ALLA CORONA DI SPINE ED UN FRAMMENTO DELLA CROCE),  DALL’ IMPERATORE BIZANTINO BALDOVINO II AL RE DI FRANCIA LUIGI IX IL SANTO. LE RELIQUIE VENNERO COLLOCATE NELLA CHANTE CHAPELLE DE PALAIS A PARIGI E,  DURANTE LA RIVOLUZIONE FRANCESE, FURONO TRASFERITE NELLA BIBLIOTECA NAZIONALE DI FRANCIA.  OGGI LA CORNONA DI SPINE E’ CONSERVATA PRESSO LA CATTEDRALE DI NOTRE DAME. DELLA SACRA LANCIA NON E’ RIMASTA ALCUNA TRACCIA.

UN INDIZIO SULLA LANCIA DI LONGINO  RIAFFIORO’  ALLA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE, QUANDO IL TENENTE WALTER HORN, DI NAZIONALITA’ TEDESCA, MA AL SERVIZIO DELL’ ESERCITO STATUNITESE, INTERROGO’ UN SOLDATO TEDESCO PRIGIONIERO, UN CERTO FRITZ HUBER.  L’ INTERROGATORIO APRI’ UN NUOVO FILONE NELLA STORIA DEL NAZISMO, IL FURTO DI OPERE D’ARTE E DI OGGETTI SACRI TRA CUI IL TESORO DEL SACRO ROMANO IMPERO,  PRELEVATO PER ORDINE DI HITLER DALL’ HOFBURG DI VIENNA NEL 1938 E TRASFERITO ALLA CHIESA DI SANTA CRISTINA A NORIMBERGA (OGGI NE RIMANGONO SOLO LE ROVINE). IL DITTATORE ERA CONVINTO CHE QUESTI OGGETTI CONTENESSERO   DEI POTERI SOPRANNATURALI  IN GRADO DI CONTAMINARE I LORO POSSESSORI .  IL SOLDATO  HUBER  AFFERMO’ CHE LA SACRA LANCIA DI LONGINO APPARTENEVA  A QUESTO TESORO. DA ALLORA NON RIAFFIORO’ ALCUN ALTRO INDIZIO RIGUARDO LA LANCIA SACRA.   ESISTE   ANCHE LA POSSIBILITA’ CHE  LONGINO L’AVESSE NASCOSTA  IN UN LUOGO DOVE  POTESSE ESSERE SEPOLTA SENZA DESTARE SOSPETTI, UN LUOGO DOVE VENIVANO FABBRICATE FRECCE E LANCE PER L’ESERCITO ROMANO : “JULIA CONCORDIA”, UNA PUNTA DI LANCIA MISCHIATA CON ALTRE PUNTE DI LANCIA IMPOSSIBILE DA INDIVIDUARE, UNA LANCIA CHE PER LUI RAPPRESENTAVA UN FARDELLO DOVEVA SCOMPARIRE AI SUOI OCCHI E A QUELLI DELL’UMANITA’.

ESISTONO ALCUNE  VERSIONI DIVERSE CHE RIGUARDANO IL MARTIRIO DEL SANTO:  LA VERSIONE LATINA VUOLE CHE, UNA VOLTA ABBANDONATA LA MILIZIA PER ABBRACCIARE LA FEDE IN CRISTO, SI FOSSE TRASFERITO A CESAREA DI CAPPADOCIA DOVE SUBI’ IL MARTIRIO E’ MORI’ DECAPITATO.  SECONDO LA VERSIONE GRECA LONGINO DISERTO’ DALL’ ESERCITO E VENNE GIUSTIZIATO DA   2 SICARI CHE RIPORTARONO LA SUA TESTA A PONZIO PILATO A GERUSALEMME . IL CAPO DEL SANTO VENNE GETTATO NELL’IMMONDIZIA, DOVE  VENNE RACCOLTO DA UNA VEDOVA CHE ERA GUARITA MIRACOLOSAMENTE DALLA CECITA’.  SECONDO UN’ALTRA TRADIZIONE POPOLARE LONGINO SI RIFUGIO’ AD ANXANUM (LANCIANO) LA SUA CITTA’ NATALE ED E’ QUI CHE VENNE UCCISO DAI 2 SICARI DI PONZIO PILATO.  MA ESISTE ANCHE UNA VERSIONE SECONDO LA QUALE SAREBBE STATO MARTIRIZZATO NEI PRESSI DI MANTOVA NELL’ANNO 37 d.C. E LE SUE SPOGLIE SEPPELLITE ASSIEME ALLA RELIQUIA NELLE VICINANZE  DELL’ATTUALE  BASILICA DI S. ANDREA .   LA RELIQUIA, RINVENUTA NEL 804 DOVETTE ESSERE NUOVAMENTE NASCOSTA A CAUSA DELL’ INVASIONE DEGLI UNGARI. LA BASILICA DI S. ANDREA FU FATTA ERIGERE DA BEARICE DI LOXARINGIA, MADRE DI MATILDE DI CANOSSA,  NEL 1046.  SU COMMISSIONE DI LUDOVICO III GONZAGA E PROGETTO DELL’ ARCHITETTO LEON BATTISTA ALBERTI, NEL 1472,  VENNE RESTAURATA LA BASILICA. LA CHIESA   OGGI OSPITA LE SPOGLIE DEI DUCHI E DEI MARCHESI DELLA FAMIGLIA GONZAGA.

COME SPESSO ACCADE LA REALTA’ SI MISCHIA ALLA LEGGENDA, NELL’ ARTICOLO “IL GRAAL SI FERMO’ AD AQUILEIA”,  UN ALTRO PERSONAGGIO DISCEPOLO DEL CRISTO, GIUSEPPE DI ARIMATEA, AVREBBE PERCORSO LE STRADE DEL FRIULI E DEL VENETO FINO A GIUNGERE A MANTOVA PORTANDO CON SE’ UN OGGETTO SACRO : IL GRAAL.   QUELLA DI LONGINO E’ UNA STORIA QUASI PARALLELA, ANCHE LUI ENTRO’ A CONTATTO CON GESU’ ,   POSSEDEVA LA SACRA LANCIA  E SECONDO ALCUNE LEGGENDE MORI’ MARTIRE A MANTOVA.

RACCONTI E LEGGENDE LEGATI AGLI OGGETTI SACRI E ALLE RELIQUIE CRISTOLOGICHE  SONO MOLTEPLICI E MOLTE VOLTE CONTRASTANTI,  SICURAMENTE FRUTTO DI FANTASIA ROMANZESCA;  MA LA POSSIBILITA’  CHE IN ESSI ESISTA SOLO UN BRICIOLO DI REALTA’ CAMBIEREBBE TUTTO.  SOLO LA CONSAPEVOLEZZA DELLA PRESENZA DI PERSONE CHE HANNO VISSUTO E PARLATO CON GESU’ IN LUOGHI NON LONTANI DALLE NOSTRE DIMORE (GIUSEPPE D’ARIMATEA AD AQUILEIA, LONGINO A CONCORDIA SAGITTARIA) RAPPRESENTEREBBE, PER NOI,    MOTIVO DI ONORE E FIEREZZA NEI CONFRONTI DI CHI HA CERCATO REALMENTE DI CAMBIARE IL MONDO.